middlemarch

Pangloss chi?


Sono due giorni che all’incirca sento fare lo stesso discorso da tutti quelli che conosco. E’ andata male, senza dubbio. Ma se avesse vinto la sinistra, sarebbe stato meglio? E non si parla di sproporzioni siderali, di epico conflitto fra le forze del Bene e quelle del Male – chè per questa stronzate abbiamo tutti riposto le nostre illusioni nel cassetto da molto, moltissimo tempo – no, qui si fa riferimento a quel minimo scarto tra il Peggio e il meno Peggio con cui in passato ci siamo consolati essendo la cosa che in questo paese  più si avvicina all’idea di un trionfo elettorale. Ringraziando Dio da queste parti non è come in America. Anche se vince la coalizione che hai votato, siamo tutti un po’ troppo cresciuti per il lancio di palloncini tricolore verso l’azzurrissimo orizzonte. Grasso che cola se quelli che hai mandato al potere riescono a tirare avanti la carretta ancora qualche tempo, raccattando i pezzi che si perdono per strada. E lo sappiamo tutti.Ciononostante stavolta non sento in giro – e se è per questo neppure provo – quell’indignazione al ribasso che in passato avrebbe spinto me e le persone che conosco su quel minimo comun denominatore di malinconia per come sono andate le cose. Mi esamino con attenzione e onestamente non ne trovo traccia.Sarà la vecchiaia che mi rende cinica? Può essere. Chi può dirlo? Ma sento che comincio a inclinare verso posizioni che un tempo mi indignavano. Coltivare il proprio giardino  nel migliore dei mondi possibili. Una volta lo chiamavo odioso ripiego e rinuncia ai propri ideali. Però insomma,  avevo vent’anni. Non è da escludere che sparassi delle gran cazzate.