middlemarch

Non ci vuole Zygmund...


Torno al lavoro dopo una settimana di assenza e, nelll'ordine:* sulla statale del Santo imbocco l'uscita sbagliata. Direzione: Trento-Bassano. E siccome Padova la conosco ma non è la mia città, e come senso dell'orientamento non sono proprio Marco Polo, per riprendere la corretta direzione di marcia perdo 20 minuti;* arrivo in ufficio e, come tutti, la prima cosa che cerco di fare è aprire la posta elettronica tanto per capire di che morte devo morire. Ma il server mi impedisce di connettermi. Ricordo vagamente di avere ricevuto, appena prima di partire, il consueto avviso automatico che mi allertava della prossima scadenza della password che va modificata ogni 3 mesi. Mi sembrava di aver calcolato a spanne che avrei potuto rimandare fino al mio rientro dalle ferie. Rifaccio il calcolo: ho cannato di 24 ore. La scadenza era stanotte. La mia casella è spirata mentre dormivo beata. Non mi è mai successo prima. So però che in questi uffici si parla di un'eventualità del genere come dell'Armageddon. Devi chiedere aiuto al Centro di Calcolo di Ateneo. E se per caso trovi uno maldisposto nei tuoi confronti, potresti non rivedere più la tua casella per anni e anni.* il primo caffè del mattino, quello che tanto contribuisce al mio benessere fisico e psicologico, oggi faceva veramente schifo. Vai a sapere perchè.In sintesi. Ci sono molti modi diversi di rientrare dalle ferie. Diciamo che al momento, non ho proprio la patriarcale certezza che le difficoltà si schiudano al mio passaggio come il Mar Rosso di fronte a Mosè. Però sono ottimista. Del resto lo sono sempre. Perchè oggi dovrebbe costituire un'eccezione?