middlemarch

Unico indizio: ha a che fare con un riccio


Non intendo aprire una rubrica di consigli letterari. Non oserei. Però, visto che ne avevo parlato, mi sento l’obbligo morale di precisare che i due libri comprati sull’onda della depressione da lipidi del post n.130 – assolvetemi dall’obbligo di citarne ancora i titoli, chè non valgono lo sforzo di spostare il  mouse per il carattere corsivo – sono orrendi. E lo dico con tristezza, almeno per quello italiano, perché l’autrice è emiliana e ha un blog che non mi dispiace frequentare di tanto in tanto. Mi aspettavo di meglio. Ma così non è stato. Invece oggi ne ho preso uno che ha un incipit fulmicotonico. Poi non so se sarà all’altezza delle premesse, ma al momento mi acchiappa come una trota alla lenza. E’ un romanzo francese, scritto da una tipa del ‘69; è un annetto che ne sentivo parlare senza avere il tempo di andarlo a comprare. Oggi mi sono decisa. Se mantiene quello che promette, vi racconto tutto. Il titolo intanto me lo tengo per me.Che c’è? E’ scorretto? Ve l’ho detto che non voglio aprire una rubrica, no? Se volete consigli ragionati leggetevi D’Orrico. Non è mica un servizio pubblico, questo.Buon fine settimana.