middlemarch

L'élégance du hérisson


Cinque anni almeno che non leggevo un libro così bello. L’ho finito, per cui ora mi tocca dirvelo. Prometto però che a meno che non si verifichino circostanze eccezionali davvero gravi, la cosa non si ripeterà. Torno a dirvi che non intendo trasformarmi in un blog di consigli letterari. Primo perché non ho di queste granitiche certezze in materia estetica, e secondo perché mi sembrerebbe di dar vita a un conflitto di interessi troppo spinto con l’elegia del cazzeggio, che continua ad assere la vera essenza di quello che scrivo.Il libro è L’eleganza del riccio, di Muriel Barbery, e come se non bastasse l’eccezionale intelligenza dell’autrice, il suo talento per l’unico uso sano e  ammissibile della cultura – la capacità cioè di usarla come un chirurgico strumento di precisione per la definizione della realtà – e il puro godimento che mi ha procurato la sua prosa che è implacabile come un detective ed elegante come una ballerina, nel libro c’è perfino un personaggio che ho riconosciuto come il mio alter ego. Una bambina di 12 anni, Paloma, che è in tutto e per tutto quello che ero io alla sua età, ad eccezione del fatto che lei è un genio e io ero solo una ragazzetta sveglia. Per il resto, ho avuto la gioia di provare quel sussulto ai precordi così familiare che ci suscita sempre qualsiasi riconoscimento ancestrale.Muriel Barbery. Me la ricorderò.E se c’è un modo di cominciare in allegria una nuova settimana, grazie a Dio è proprio questo.Buon lunedì a tutti.