middlemarch

CVPV: 3


Io sono ossessionata dal desiderio. Ogni punto di osservazione che la vita mi concede – un caffè al bar, un viaggio in treno, una sosta ai lati di una strada in attesa che scatti un semaforo –  lo passo guardandomi intorno alla ricerca del desiderio e di qualche manifestazione del suo moto perpetuo.Osservo gli altri e li interrogo con quello che ho a disposizione. Cerco segnali di vitalità, di occhi interiori attivati e tesi, indizi di pulsazioni accelerate, di pupille sgranate, di sguardi affamati, ammiccanti, catturati da un’idea; qualsiasi cosa che mi dimostri che ho a che fare con anime in viaggio ancora capaci di dare un grido.Perché senza desiderio la vita è un deserto terribile da attraversare, e ho l’impressione che tanti lo trascurino, o non gli diano il giusto peso. Al fatto che non è solo l'insieme dei minuti che passano, o dei giorni che si sommano uno dietro l’altro. Quella è un’ovvietà biologica, è sabbia in una clessidra. Passa senza che tu te ne accorga, e quando ha finito di scorrere, non ne rimane niente.La vita è quando vivi. E vivi solo quando desideri, quando ti anima l’energia di qualcosa che rende denso il tempo, e gli dà peso specifico. Vivi quando il tuo pensiero segue il filo di una direttrice che muove i tuoi passi, quando la tua biologia si mette a servizio dell’umore necessario producendo la chimica naturale di cui hai bisogno; vivi quando sei consapevole del tuo respiro, quando ripensi a un viso, riconosci un quadro, scorri un verso, afferri uno strumento, barcolli per un’intuizione, trattieni una mano in bilico. Vivi quando il tuo stare al mondo ha un senso e quando le domande ineludibili hanno una risposta che non ti dilania.Delle infinite ragioni per cui mi sento una donna fortunata, questa è la più forte di tutte. Che io so cos’è il desiderio. Lo pratico e lo alimento. Lo scelgo ogni giorno, lo vedo crescere e gli siedo accanto. Desidero. Sento. Amo. Io sono viva.