middlemarch

In Woderland


Esiterà una cosa più ipocrita dell’escludere da Miss Italia una ragazzina che ha qualche foto esplicita in giro per il Web? In un concorso che è il paradigma del porno soft masturbatorio, della pornografia da prima serata, della marchetta di un sentimentalismo talmente svenduto che in confronto quello delle fiction sembra i Fratelli Karamazov,  c’è qualcuno che ha ancora la faccia da culo di pretendere comportamenti irreprensibili da parte delle candidate?  Come se i parametri sulla base dei quali vengono giudicate avessero a che fare con altri valori, chessò, il talento musicale, la grazia dell’arte, la cultura, il curriculum, al limite anche cose più banali tipo leggere e far di conto. Come no. Chè ancora me la ricordo, l’anno scorso, il giurato che si lamentava perché non gliele facevano mai vedere da dietro, mentre lui avrebbe gradito un più efficace riscontro sul piano del ‘lato B’.Ho sempre detestato questa forma di moralismo marcio che è quello che produce le peggiori storture e non a caso è il genere preferito dai severi custodi della morale, meglio se in tonaca, ai quattro angoli del mondo.Il moralismo di facciata, di copertura, dello strato di nutella su un mare di letame, perché è quello di chi in fondo vive nella consapevolezza che l’uomo è corrotto fino al midollo. E’ inutile credere nella conversione. Non è nella natura umana. Meglio allora far finta di niente, negare l’ovvio e l’evidenza, a costo di insulti espliciti perfino alle intelligenze più modeste. Miss Italia deve essere pura, punto. Mi stupisco che non la richiedano anche vergine. Poi magari dietro le quinte si scatena un panorama da bordello infernale del genere degli incubi che piacevano tanto a Bosch. Basta che sotto i riflettori il costume sia intero, e la gonna un centimetro sopra il ginocchio. Basta che non ci siano disordini scomposti e nessuno dica ‘cazzo’. E la chiuderemo in gloria anche quest’anno con la consapevolezza di aver adempiuto una volta di più al nostro dovere. Tutto è perduto, madame, fuorchè l’onore. Vuoi mettere.