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San Cesare, proteggimi


Oggi vado a fare una cosa che di questi tempi molti ti invidiano. Firmo un contratto permanente mettendo la parola fine alla mia esistenza di precaria. La convocazione è arrivata ieri alle quattro. L’appuntamento è per oggi alle 11. Non si può proprio dire che mi abbiano lasciato ampi spazi per riflettere.Perché io – e lo rivendico con orgoglio – sono precaria nell’anima, e un poco mi turba, per la prima volta nella vita, dover mettere una firma in calce a un documento che mi contraddice ontologicamente.La stabilità non fa per me. Io sono per le trasformazioni costanti, per le forme che non ti imprigionano, per le dinamiche di flusso, per le migrazioni e i passaggi a nord ovest. Mi piacciono le crisalidi molto più delle farfalle e adoro ogni piccolo indizio a patto che rilevi un cambiamento.Nella sostanza cambia poco. Saranno due anni che ho deciso di dedicarmi a tutt’altro rispetto a quello che faccio oggi, e sto lavorandoci su piuttosto seriamente. Non sarà per domani, ma sarà senz’altro prima o poi. Un contratto firmato non è firmato col sangue – come dice il il diavolo che amo – e una firma non mi distoglierà dai miei obiettivi. Però una puntina di nervosismo c’è. Inutile negarlo. Appena un accenno, ma c’è. Allora ho deciso di fare un esperimento, per vedere se la mia determinazione gode in qualche misura del favore delle stelle – non vi sto neanche a dire quanto sia integralmente medioevale sul piano della superstizione! Sono andata in cerca del santo del giorno : è Pietro Crisologo, vescovo di Ravenna del V secolo. Lasciamo perdere le vicende biografiche, che non sono esageratamente significative, concentriamoci invece sul nome. Pietro Crisologo. Crisologo. E’ bello vero? Per una che desidera fare quello che voglio fare io, è perfino qualcosa di più che semplicemente bello. E’ un presagio. Una profezia. Una benedizione.Ad ogni buon conto, per non sapere né leggere né scrivere, accetto Pietro Crisologo come segno di buon auspicio, ma se proprio devo scegliermi un santo protettore preferisco prendermelo laico. Il Crisologo avrà avuto in bocca parole dorate, ma dubito che brillassero come quelle di Pavese.Perchè il contratto lo firmo. Ma sia chiaro che il futuro resta mio. Chi non si ferma adesso, subito,non si ferma mai  più.Quello che fai, lo farai sempre.Devi rompere una volta il destino,devi uscire di strada,e lasciarti affondare nel tempo.