middlemarch

Vergini in umido


Oggi ho guardato per un po' il nuoto sincronizzato. Sono cosine che ti lasciano a bocca aperta, specie se sul piano tecnico non ne capisci una mazza.Sono davvero impressionanti queste bamboline ricoperte di paillets che entrano in piscina truccate come Moira Orfei e si sbattano forsennatamente per dieci minuti  senza per questo ridursi a una massa di stracci sgualcita e colante timmel, e un attimo dopo escono dall'acqua perfette come al momento dell'ingresso. Il trucco sarà evidententemente waterproof, il vestitino a prova d'umido, ma la fatica è fatica, e quella è più dura da nascondere.Invece loro, niente. Conservano questo candore da vestali delle acque dopo aver fatto dei numeri da circo che tu non potresti non dico emulare, ma nemmeno comprendere appieno nella sequenza dinamica dei gesti, ed escono impeccabili e allineate concedendosi a malapena qualche gridolino alla comparsa del punteggio sul tabellone. L'orgasmo delle vergini. Timido, acutissimo, subito messo a tacere e poi via, marsch, pronte per la cerimonia di abbraccio all'allenatrice, anche quella in fila, cadenzate, non una parola di più, non una di meno, nessuna variabile personale nei gesti e nemmeno nelle espressioni di entusiamo.Esteticamente sono bellissime, mi lasciano proprio esterefatta. Certo è che io non riuscirei mai a praticare uno sport così fetentemente ostile a qualsiasi manifestazione di personalità.