middlemarch

Piccoli oblii


Mi butto sul letto dopo pranzo e precipito nel sonno a una velocità folle come se mi fossi lanciata in un pozzo a corpo morto. Una specie di anestesia da carboidrati. Non fanno in tempo a infilarti l’ago nel braccio che hai già perso ogni punto di contatto con la realtà e preso una fuga siderale dal fascio di percezioni che identifichi come te stesso.Dio se mi fa bene tutto questo. Dio come mi fa bene tutto questo. Me ne vado dall’altro capo della galassia, temporaneamente assolta dall’obbligo di dover rifare per l’ennesima volta certi conti che si ostinano a non voler tornare, e quando riemergo 3 ore dopo, nell’immacolata concezione dell’istante in cui la coscienza torna ad abitare il corpo ma io ancora non so bene chi sono, non posso fare a meno di domandarmi: ma davvero c’è gente che per sfuggire all’infelicità si droga?