Insomma mi è venuta questa curiosità antropologica, anche se poi sono abbastanza convinta che la circostanza in oggetto non sia di quelle in cui le donne tendono a dare prova della loro potenza dialettica, ammesso che ce l’abbiano. Cosa dicono le donne durante un orgasmo o nelle immediate vicinanze? A parte quelle che non scandiscono fonemi intellegibili e si limitano ai suoni gutturali e ai gridolini sospirosi, le altre di chi parlano, di che parlano? Lasciamo perdere l’orgasmo simulato che ci porta completamente fuori strada. L’oggetto della ricerca è appunto capire cosa dicono le donne in un contesto psicologico da perdita del controllo. Se stanno simulando al contrario vuol dire che controllano tutto, e al momento la cosa non mi interessa. Diciamo che mi piacerebbe capire cosa producono col minor grado possibile di coinvolgimento della corteccia cerebrale, compatibilmente con il fatto che circoscriverla del tutto è pressoché impossibile per una qualsiasi attività cognitiva o emotiva di un organismo superiore. Quando insomma l’istinto transita al massimo per l’ipotalamo o qualche altra stazione medio cerebrale, a cosa si attaccano verbalmente le donne? E poi c’è un’altra cosa che sarei curiosa di accertare. Mi ci ha fatto pensare ms.spoah che è barese e ha già detto che lei passa per gesù senza trascurare i santi. Ho già una tesi, ma vorrei verificarla con le numerose meridionali che circolano da queste parti (ma devono rispondere anche gli uomini, eh? Non fate i furbi. L’avrete avuta per le mani una donna durante un orgasmo, no? E allora poche storie e date il vostro contributo alla ricerca scientifica). Insomma ho idea che da Napoli in giù si ricorra a un pantheon più articolato: oltre a Dio, secondo me è altamente probabile un coinvolgimento di Gesù e della Madonna (resterebbe un po’ pregiudicata la completezza della Santissima Trinità, ma francamente dubito che qualcuna metta in mezzo anche allo Spirito Santo) e non escluderei il ricorso a qualche santo particolarmente venerato. Almeno i patroni d’Italia, Francesco e Caterina, oppure qualcuno di quelli particolarmente forti al sud: padre Pio, santa Rosalia, santa Lucia, sant’Agata, gente così. Per dare il buon esempio comincio io. Sono sessualmente monoteista come Ratzinger, seria e rigorosa ai limiti dell’iconoclastia. Se c’è qualcuno da invocare ripetutamente quello è sempre e soltanto Dio. Non ammetto pericolose deviazioni dottrinali passibili di coloriture pagane per figure di secondo piano. Però lo invoco tanto. Tanto. Ma tanto.E voi? Ditemi, ditemi. Sono tutta orecchi.
La petite mort: que est-ce que vous dit?
Insomma mi è venuta questa curiosità antropologica, anche se poi sono abbastanza convinta che la circostanza in oggetto non sia di quelle in cui le donne tendono a dare prova della loro potenza dialettica, ammesso che ce l’abbiano. Cosa dicono le donne durante un orgasmo o nelle immediate vicinanze? A parte quelle che non scandiscono fonemi intellegibili e si limitano ai suoni gutturali e ai gridolini sospirosi, le altre di chi parlano, di che parlano? Lasciamo perdere l’orgasmo simulato che ci porta completamente fuori strada. L’oggetto della ricerca è appunto capire cosa dicono le donne in un contesto psicologico da perdita del controllo. Se stanno simulando al contrario vuol dire che controllano tutto, e al momento la cosa non mi interessa. Diciamo che mi piacerebbe capire cosa producono col minor grado possibile di coinvolgimento della corteccia cerebrale, compatibilmente con il fatto che circoscriverla del tutto è pressoché impossibile per una qualsiasi attività cognitiva o emotiva di un organismo superiore. Quando insomma l’istinto transita al massimo per l’ipotalamo o qualche altra stazione medio cerebrale, a cosa si attaccano verbalmente le donne? E poi c’è un’altra cosa che sarei curiosa di accertare. Mi ci ha fatto pensare ms.spoah che è barese e ha già detto che lei passa per gesù senza trascurare i santi. Ho già una tesi, ma vorrei verificarla con le numerose meridionali che circolano da queste parti (ma devono rispondere anche gli uomini, eh? Non fate i furbi. L’avrete avuta per le mani una donna durante un orgasmo, no? E allora poche storie e date il vostro contributo alla ricerca scientifica). Insomma ho idea che da Napoli in giù si ricorra a un pantheon più articolato: oltre a Dio, secondo me è altamente probabile un coinvolgimento di Gesù e della Madonna (resterebbe un po’ pregiudicata la completezza della Santissima Trinità, ma francamente dubito che qualcuna metta in mezzo anche allo Spirito Santo) e non escluderei il ricorso a qualche santo particolarmente venerato. Almeno i patroni d’Italia, Francesco e Caterina, oppure qualcuno di quelli particolarmente forti al sud: padre Pio, santa Rosalia, santa Lucia, sant’Agata, gente così. Per dare il buon esempio comincio io. Sono sessualmente monoteista come Ratzinger, seria e rigorosa ai limiti dell’iconoclastia. Se c’è qualcuno da invocare ripetutamente quello è sempre e soltanto Dio. Non ammetto pericolose deviazioni dottrinali passibili di coloriture pagane per figure di secondo piano. Però lo invoco tanto. Tanto. Ma tanto.E voi? Ditemi, ditemi. Sono tutta orecchi.