middlemarch

L'ha detto la tivvù


E ho scordato di dirvi una cosa. A Venezia c'era minaccia di acqua alta, e infatti le passerelle erano sparse per le calli un po' dappertutto, in parte già montate, e in parte no, per la gioia dei bambini che di norma se ne sbattono ad altissimi livelli degli intarsi policromi di marmi orientali tra le bifore , ma che si divertono come dei pazzi ad arrampicarsi sulle passerelle e poi buttarsi su e giù a capofitto (cazzo io i bambini mi stanco solo a guardarli! Da dove la prendono tutta quell'energia?).Minaccia di acqua alta non vuol dire acqua alta. Vuol dire minaccia. C'è un bel portato ipotetico. Può essere che arrivi, e può essere che no. Fino a quando ci sono rimasta io - cioè fino al tramonto - non è caduta una goccia di pioggia, e ha continuato così finchè non sono rientrata a casa. Poi alle otto ho guardato il telegiornale e ho visto piazza San Marco sommersa da almeno 40 centimetri d'acqua in un orario che a giudicare dalla luce doveva essere proprio quello in cui io ero là. I casi sono due. O io ero talmente travolta dalla potenza estetica dal contesto da non rendermi conto di avere i piedi a mollo, oppure al tiggì uno -vattelapesca sapere perchè - hanno deciso che a Venezia doveva esserci acqua alta benchè non fosse vero, e per ottemperare alla loro radicata convinzione di fede non suffragata da prove hanno mandato in onda immagini di repertorio.E l'acqua alta a Venezia, onestamente, è una cazzata. C'è o non c'è incide molto relativamente sui destini del paese. Ma per quanto riguarda le notizie di altro rilievo?