middlemarch

Tragici equivoci


Una volta al mese me ne vado in Toscana a frequentare una scuola di counseling. E' un ambiente che mi piace parecchio perchè si scatena sempre una particolare energia quando metti nella stessa stanza 80 persone che provengono da contesti molto diversi ma che hanno in comune il desiderio di cambiare. Ti fa sentire che ogni cosa è possibile, un'esperienza che dovremmo fare tutti un po' più spesso nella vita. Non immaginate neanche il potere che ha nel dare concretezza operativa ai tuoi obiettivi.Insomma in un momento di pausa dopo pranzo, svaccati sui materassini appoggiati sul parquet, abbiamo cominciato a canticchiare. Chissà perchè tra le infinite cose che avremmo potuto scegliere, è partita spontaneamente Una donna per amico: può darsi che io non sappia cosa dico, scegliendo te una donna per amico, ma il mio mestiere è vivere la vitaaaa, che sia di tutti i giorni o sconosciuta e fin qui il tono era poco più che a fior di labbra. Collettivo, quindi ben udibile, ma insomma una specie di sospiro organizzatol'eccitazione è sintomo d'amore, al quale non sappiamo rinunciare, le conseguenze spesso fan soffrire, a turno ci dobbiamo consolare! E tu mia amica cara mi consoli, perchè ci ritroviamo sempre soli... e qui il volume è salito di un paio di toni. Qualcuno si è aggiunto al coro e dal mugugno interiorizzato siamo passatai a scandire bene le parole e a muovere le teste seguendo il ritmo ma che disastro io mi maledicooo, ho scelto te una donna per amico, maaaa il mio mestiere è vivere la vita, che sia di tutti i giorni o sconosciuta e qua s'è scatenata la catarsi. Quelli che erano ancora fuori dalla stanza sono entrati, quelli che chiacchieravano si sono zittiti oppure si sono uniti. Qualcuno ha cominciato a battere le mani, e in un attimo siamo diventati una cosa sola che cantava. Male, fuori tempo, senza apparente grazia. Ma una cosa solo che cantava, una cosa che era più della somma delle sue parti.ti amo forte debole compagna, che qualche volta impara e qualche insegnaa! Aaaa, pa papa; aaaa, pa papa pa pa, aaaaaa, pa papa!E alla fine, sfatti e sfiniti per questa cosa che ci aveva preso tanto senza sapere bene perchè, ci siamo fatti una risata clamorosa con gli occhietti che ci brillavano per l'allegria. E' stato a quel punto che un ragazzino di quelli che aveva cantato con più entusiasmo, uno che non so manco se fosse già nato all'epoca in cui la canzone è uscita, a voce alta ha detto:è davvero fantastica questa. Ma di chi è? Di Antonello Venditti mi pare, no?Cazzo ragazzi. Voi si che sapete come rovinare di brutto un'emozione.