middlemarch

Piuma al vento


Quand’è stato, ieri? L’altroieri? Insomma non saranno nemmeno due giorni che mi sono creata un avatar South Park, no? E’ qui. E commentandolo con miss spoah ricordo di aver detto una cosa tipo: io bruna? Mai stata bruna in vita mia. Sempre bionda a memoria d’uomo da quando ho cominciato a pagarmi autonomamente trucco e parrucco.Poi ieri vado dal parrucchiere – il mio fenomenale parrucchiere, quello che assomiglia a Stefano Gabbana mentre il socio è sputato a Domenico Dolce  - mi guarda a lungo e poi, come travolto da una visione interiore, mi fa: ti vedo bruna. Con lo stesso tono ispirato con cui, solo a fare lo sforzo di fantasia di immaginarselo in un campo a maggese circondato di pecorelle, avrebbe potuto dire: scorgo una signora bellissima vestita d’azzurro.Ho titubato. Gli ho chiesto: sei sicuro? Sei davvero sicuro? Perché io non mi ci vedo per niente. Inutile. Come non avere parlato. Era già partito a razzo verso la stanzetta sul retro per cominciare a mescolare le sue pappette immonde a base di ammoniaca.Io magari sembro una donna di polso. E certe volte lo sono. Altre invece no. Ieri era no. Ho ceduto. E dopo 30 anni di militanza allo stile blondage adesso sono bruna. Non proprio nera. Ma scura. Mi guardo allo specchio, e vedo una che non so chi è.Bruna. Incredibile. Sono sempre la prima a sorprendermi della misura in cui le donne trasudano volubilità.