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Non me ne faccio una ragione


Ieri sono stata a fare shopping con risultato fallimentare. Trovo sempre sorprendente il modo in cui una media boutique quasi decente riesce a trasformarsi nel Piccolo Mercatino degli Orrori nel periodo di saldi. Ma da dove la ripescano certa roba? Capisco il concetto di rimanenza di magazzino, e comprendo che si tenti disperatamente di smaltirla, ma da quale recente collezione possono essere state partorite certe esplosione centripete di cattivo gusto? Perché io i negozi li frequento sempre, da parecchio. Faccio un giro ad ogni cambio di stagione almeno dal 1984, o giù di lì, e certe cose non ricordo di averle mai viste, nemmeno nei momenti di peggiore riflusso gastroesofageo della moda.Ma insomma, non era questo che volevo dire. Quello che volevo dire è che sono passata, come sempre, di fronte al negozio della Thun. Non perché ci tengo. Perché è in centro, e bisogna costeggiare le sue vetrine volente o nolente. E anche perché devo confessare che esercita su di me una sottospecie di fascino perverso. Non riesco mai a evitare di chiedermi: ma chi è che compra i feticci della Thun? E soprattutto: perché?