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Indietro tutta


Io non so come la vedete voi, ma secondo me un papa che nelle ultime settimane ha deciso, nell'ordine:di  autorizzare il recupero della messa in latino secondo la consuetudine preconciliare; di revocare la scomunica di quel simpatico manipolo di francesi invasati che da trent'anni rinnega il concilio vaticano II (come del resto fa anche lui, ma con più discrezione); di strabattersene altamente del fatto che il dialogo con la comunità ebraica ha subito una brusca interruzione (perché gli ebrei, si sa, sono permalosi. E quando gli reintroduci nel messale l'auspicio a rinnegare la loro fede a aprirsi all'unica Verità, se ne risentono); ecco, dicevo, secondo me un papa che agisce così non conserva un margine di ambiguità molto ampio sulla direzione di marcia che intende imprimere al suo apostolato.Noi abbiamo quest'idea del progresso così profondamente condizionata dal positivismo e dalla magnifiche sorti e progressive, che riusciamo a concepirlo solo nei termini di una spinta in avanti. Ma non è mica detto che le cose debbano  sempre andare così.Quello che sembra a me, a vederla da qui, è che la Chiesa si stia muovendo a tutta velocità nella direzione opposta. Qui si risale a tappe forzate verso il concilio di Trento. Se al simpatico bavarese reggeranno le coronarie abbastanza a lungo, non escludo affatto di vederlo doppiare la soglia dell'anno Mille in direzione IV secolo, rinnegare perfino le acquisizioni della riforma gregoriana, e una volta superata quella, recuperare con entusiasmo l'editto di Teodosio, il cristianesimo religione di stato, e l'autorità civile come braccio armato della Chiesa.Non è che questa cosa non sia mai accaduta prima, sia chiaro. E' la tipica dinamica della Chiesa che attraversa la storia secondo il principio: forte coi deboli e debole coi forti. Nei periodi di maretta si finge mansueta e aperta alle istanze della modernità. In quelli in cui le acque si calmano invece,  scoperchia i sepolcri delle sue ambizioni senza vergogna. Ed è proprio questo il punto che mi inquieta un po'. Che qui si gioca a carte scoperte. E questo dovrebbe cominciare a dirci qualcosa.