middlemarch

Piccole prove di misantropia


In preda a un delirio di feroce instabilità uterina ho concluso nell'ordine:1. Che non mi piace affatto Prévert.2. Che Gibran in passato, con varie cautele, magari l'ho anche apprezzato, ma certo molto prima della nona decade del XX secolo. Mi piacevano diverse cose intorno ai sedici anni. E' davvero un buon motivo per raccontarmele ancora?3. Che l'interesse per una persona appena conosciuta dovrebbe essere, se non proprio capace di coprire l'intero giro d'orizzonte, almeno parzialmente esaustivo. Ma se fin da subito mi dimostri che ti interesso a sezioni, a frammenti, a piani sagittali che rimandano solo una parziale immagine di me, perché dovrei fare lo sforzo di mantenere un abbozzo di comunicazione?Dopodichè sono giunta alla seguente sintesi: è incredibile la velocità con cui in questi giorni m'innalzo dal delirio di tronfia onnipotenza all'horror vacui del mio essere meno di niente. Le persone equilibrate non dovrebbero reagire così.In più, nessun segno di caldane, visto che continuo a soffrire un freddo fregato in ogni condizione climatica. Quindi la menopausa è di sicuro ancora parecchio di là da venire.Sarà pura e semplice acidità? Può essere, non dico di no. Certo è che sento pochissimo il bisogno della compagnia dei miei simili. Capirai, una con la vocazione mistica che ho io, in simili condizioni di spirito ci mette un attimo ad abbracciare la via del cenobio. Vabbè, aspetto. Magari passa da sola. E sennò, chiamatemi Eloisa. Che per inciso, è una variante del mio secondo nome. Non vorrete mica venirmi a dire che è un caso, no?