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Scene fetenti da un matrimonio


Ogni tanto trovi queste storielle che come summa theologica delle condizioni presenti del cattolicesimo in Italia valgono più di un sondaggio commissionato all’eurispes.Lei e lui. Cattolicissimi. Niente sesso prima del matrimonio. Per conservare le sane abitudini acquisite, non si scopa neanche dopo. Così, tanto per gradire. I rapporti comprensibilmente si logorano. Lui le fruga tra le mail. Esce fuori che lei è lesbica, e che con le altre l’orrore della carne è un’ossessione meno imperativa. Insomma, con quelle scopa.  Putiferio. Spolverone. Richiesta di annullamento da parte di lui. Sacra Rota. Psicanalista. Lei lì per lì abbozza, poi ci ripensa, e denuncia il marito per violazione della privacy. Il tribunale lo assolve, ma lasciamo perdere, che questa è solo la ciliegina su un impasto che rimane maleodorante lo stesso.Vedi come sono i cristiani? E’ per quello che fanno la fortuna degli analisti e di tanti bravi psicoterapeuti. Non ci fosse il cristianesimo nelle sue molte varianti, guarda, basterebbe laureare 45 psicocazzari l’anno su tutto il pianeta (10 per continente eccetto l’Oceania perché sono pochi e lì ne bastano la metà) e assolverebbero egregiamente alle esigenze dell’orbe terracqueo. Invece vacci tu a mettere le mani in pasta in un inconscio così devastato! Represso. Contorto. Negazionista del Sé e profondamente involuto. D’accordo, ammetto che se nasci lesbica in una famiglia cattolica le cose per te non sono destinate comunque a filare lisce come l’olio. Dal momento in cui fai il tuo outing sul palcoscenico del mondo dovrai affrontare una serie di rogne che vanno dal collasso esistenziale della tua bella famiglia di soldatini di Cristo, agli anatemi del parroco e delle vicine di condominio. Però insomma a qualcosa serve: ti fai la tua bella scorzetta dura che poi ti torna utile anche in tante altre occasioni, sfanculi quei 4 stronzi che non vogliono accettarti per ciò che sei, ti ricostruisci una vita che si adatti alla tue esigenze e finalmente cominci a fare quello che ti pare.Ma la variante cattolica della gestione di impresa dello stesso problema non è un tantino peggio? L’Apoteosi Angelica delle Rimozione. Sommare menzogne su menzogne addentrandosi sempre di più in un labirinto che ad ogni svolta si fa più basso, stretto, scuro, fetido e puzzolente, finché alla fine ti incastri e non puoi più fare un passo avanti né uno indietro. Cominci mentendo alla famiglia. Al fidanzato.  Al marito. Al mondo che ti circonda. A te stessa. E alla fine la bomba ti esplode in mano seppellendoti sotto un cumulo di macerie che forse pagherai per tutta la vita. Oltretutto, i giudici ti danno pure torto, secondo una logica che ha dell’incredibile, perché se non viola la tua intimità il furto fraudolento di una mail che rende esplicite le tue preferenze sessuali, di qualunque tipo siano, e di seguito il coinvolgimento di uno psicanalista e poi della Sacra Rota – che verosimilmente sarà un ambientino tipo la redazione di Novella 3000 in porpora – qualcuno mi deve spiegare che cosa intendiamo di preciso con il concetto di violazione della privacy. Perché più violento e antiprivacy di questo c’è solo darti una botta in testa, portarti in sala operatoria, asportarti un rene, contemporaneamente filmarti in modo che si vedano le mutande sporche, e poi mettere il video su youtube. Ecchecazzo.Adesso ditemi sinceramente: ma la verità su sé stessi, anche a mettercisi di impegno, avrebbe davvero potuto fare peggio di così?