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Lapsus linguae episcopalis


Ecco qui: pene più severe contro i preti che violano la castità. L’obiettivo è ambizioso. Anche senza andare necessariamente a compulsare gli Acta Sanctorum, mi vengono in mete diverse decine di circostanze storiche nel corso degli ultimi due millenni in cui questo annoso problema è ricicciato fuori con insolente frequenza, senza farsi minimamente scalfire dalla virulenza dei casti polemisti né dalle minacce di legislatori inflessibili.Che dire? Buona fortuna. Però onestamente se non ce l’hanno fatta papi parecchio più agguerriti di lui, e soprattutto molto più strutturati in termini di potere d’intervento, non credo ci riuscirà nemmeno il bavarese, non foss’altro perché è una cosa talmente innaturale che sarebbe antievoluzionistico sperare di ottenere un risultato utile con una qualsiasi strategia operativa al di sotto dello sterminio totale dei potenziali peccaminandi. Che sarebbe un po’ come buttare via il bambino con l’acqua sporca, ecco.Però un consiglio vorrei darlo. Io, tanto per cominciare, se fossi stata al posto del papa in questo contesto avrei francamente evitato di usare la parola pene. Perché magari non sembra, specie di questi tempi in cui il nostro premier ricorda spesso che mai nella storia d’Italia s’era visto un uomo della Provvidenza più protettivo nei confronti della Chiesa – e per una volta che non spara cazzate a nastro, vale la pena sottolinearlo -  ma l’ascaro irreligioso è sempre in agguato, e ci mette un attimo a colpirti con una freddura che in un istante ti manda in vacca tutto il clima di rigoroso richiamo al rispetto delle antiche costumanze. Antiche costumanze si fa per dire, visto che a memoria d’uomo non si ricorda un periodo in cui questa norma sia mai stata anche solo remotamente rispettata, ma vabbè, lasciamoli pascolare le loro pie illusioni. E insomma la lingua italiana è pieno di sinonimi – che ne so: punizioni, emendamenti, penitenze, sanzioni, ce n’è una valanga - per cui si poteva anche evitare di esporsi così al pubblico ludibrio. Anche perché in epoca moderna, per quanti sforzi al rigore si facciano, hai voglia tu a impugnare la Pascendi dominici gregis e gli errori del modernismo! Quando ti sfugge  una parolina così in un contesto di quel tipo, un pensierino alla psicoanalisi ce lo fai. E da lì allo sputtanamento totale a quel punto è un attimo.