middlemarch

Tutto può succedere


Lo dico per mettere le mani avanti nel caso di un mio eventuale e prolungato silenzio: è da ieri che mi sento svenire con una certa frequenza, anche da seduta. A parte questo sto benissimo: lucida incoerenza e assoluta mancanza di senso pratico, come al solito. Voglio dire: niente nausea, né brividi, e neppure un’ombra di dolori articolari. Ho solo un rapporto conflittuale con la forza di gravità. Ma magari è perché sto incubando una variante febbrile particolarmente estrosa, vai a sapere.Pensavo che in fondo, dopo avere apertamente irriso gli inutili allarmismi influenzali di questi ultimi mesi, sarebbe proprio inappropriato andarmene così. Avrei auspicato un filino di poesia in più in occasione della mia dipartita. Cheneso, una tubercolosi che mi consentisse di agitare la manina guantata a soffocare a stento un singulto come Nicole Kidman in Moulin Rouge, oppure un mancamento improvviso in prossimità delle rotaie e in concomitanza col passaggio di un convoglio ferroviario con cui potersi spacciare per un’emula rincitrullita di Anna Karenina. Perché cazzo, va bene tutto, e del resto me lo dico spesso anche da sola: so bene di rasentare con patologica frequenza il senso del ridicolo. Ma davvero adesso mi tocca trapassare per un’influenza con un nome da maiala?