middlemarch

Che senso ha un rischio calcolato?


Questa è Edna, e non posso dire di conoscerla bene. L’unica cosa che so di lei è una poesia che amo, perché parla di mele e gioielli, e se uno mi conosce non ci mette tanto a capire che do più valore alle mele, specie quelle che riesco a portare nella gonna, di quello che  attribuisco ad oggetti convenzionalmente più preziosi.La cosa davvero strana è che oggi, andando in cerca delle parole dell’unica poesia di Edna che conosco perché avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a chiamare le cose con il loro nome – proprio qui dove le sento – ho trovato due piccole notizie che si intrecciano talmente bene sul mare delle coincidenze che potresti scambiarle per un ricamo. La prima è la storia di Edna, a cui basta sostituire davvero pochissime note biografiche perché sembri la mia. E la seconda è la citazione di una candela che brucia da due lati, perché è così che abbiamo cominciato. E quando abbiamo cominciato credevo davvero che fosse solo una battuta di Blade Runner. Non lo è, invece. E’ una citazione. La citazione di un’altra e diversa poesia di Edna.Non so che altro dire, se non che davvero la vita mi sorprende. Il mondo è strano. L’amore è strano. E le coincidenze che parlano a nostra insaputa intrecciando relazioni impercettibili sopra la testa degli uomini e delle donne di buon volontà, sono le cose più strane di tutte.Io non ti do il mio amore come fanno le altre ragazze, in uno scrigno freddod'argento e perle, nè ricco di gemmerosse e turchesi, chiuso, senza chiave;nè in un nodo, e nemmeno in un anellolavorato alla moda, con la scritta'semper fidelis', dove si nasconde un'insidia che ottenebra il cervello. L'amore a mano aperta, questo solo,senza diademi, chiaro, inoffensivo:come se ti portassi in un cappelloprimule smosse, o mele nella gonna,e ti chiamassi al modo dei bambini:"Guarda che cos'ho qui! - Tutto per te".