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Estetica del trapasso suino


L’altro giorno leggevo che anche per quest’anno sono stati assegnati gli Ig Nobel, i premi destinati alle ricerche scientifiche con il maggior tasso di spudorato surrealismo e sganciamento metafisico dalla realtà. Cioè, da come la vedo io, quasi tutte, ché sapete bene come non sia davvero un’estimatrice delle finalità delle logiche di laboratorio. Il surrealismo in linea di massima è una qualità che so apprezzare. Lo preferisco applicato ad ambiti esistenziali diversi da quelli scientifici, ma insomma, diciamo che è quel genere di cosa verso la quale tendo a manifestare tutta la mia indulgenza.Per la sezione veterinaria ha vinto una ricercatrice che ha dimostrato che le mucche che ricevono un nome – e che quindi vengono trattate con un quantum minimo di affetto dagli umani che si occupano di loro, piuttosto che come mere fattrici stabulari – producono più latte delle altre. La cosa mi ha messo allegria, non foss’altro perché dimostra che l’amore, in ogni possibile declinazione, finisce sempre per avere delle ricadute imprevedibili e positive lì dove meno te lo aspetti.La cosa che mi ha incuriosito però è stata la dichiarazione della vincitrice, che si chiama Catherine Douglas ed è scozzese. Dice che intende proseguire i suoi studi applicando i medesimi esperimenti anche sui maiali, per vedere se questo clima anarco-fricchettone eleva il tasso di amore cosmico anche dalle parti dei porcili.Attendo con impazienza i risultati, perché sono molto curiosa di sapere una cosa: data la finalità di questo studio - che era dimostrare come da un accrescimento del livello di armonia ecosistemica ci sia da aspettarsi un vantaggio per tutti - e dato che lo scopo per cui vengono allevate le mucche da latte è molto diverso da quella per cui vengono allevati i maiali, l’armonia ecosistemica suina in cosa dovrebbe concretizzarsi? Nel fatto che al momento dell’Ultimo Viaggio, invece di farsi stordire e sgozzare opponendo resistenza, si suicideranno da soli facendo seppuku con una katana e componendo un haiku come Mishima?Per inciso, ve lo confesso. Mangio carne e pesce da sempre per tutta una serie di ragioni che non sto a spiegarvi. Cerco di assumerne il meno possibile, compatibilmente con il fatto che mi piacciono. Però non c’è una volta che non mi senta una merda. E non c’è giorno in cui non mi riprometta di smettere. Cosa che, prima o poi, spero proprio di riuscire a fare.