middlemarch

Rileggere Darwin


Ieri pomeriggio ero in giro per negozi. Non ho bisogno di niente e non uso spesso lo shopping come antidoto alla malinconia. Avrei preferito una passeggiata solitaria, per esempio, senonchè la pianura padana in esterno tra ottobre e marzo tende a curare le tue afflizioni un po' troppo aggresivamente per i miei gusti. Se la depressione paranoide non ce l'avevi già di tuo, te la fa venire di sicuro. Per cui ho ripiegato su un centro commerciale. La depressione paranoide è in agguato comunque, forse perfino in forma più insidiosa. Ma almeno la mia dipartita non somiglierà alla ritirata di Russia.Comunque. A un certo punto ho visto un vestitino carino e ho deciso che volevo provarmelo. Ho infilato il corridoio dei camerini e percorrendolo tutto fino in fondo ho buttato un occhio su quelli occupati. Ce n'era uno, aperto, con una donna all'esterno che osservava l'occupante della cabina per me del tutto invisibile. La sua faccia era una dichiarazione di intenti: corrucciata, perplessa, esplicitamente critica. A un certo punto ha fatto perfino un passo indietro e ha abbassato le ginocchia per contemplare meglio l'insieme, tipo Monet in pieno trip en plain air. Ci metteva così tanto impegno che ha stuzzicato la mia curiosità, che del resto non è  mai particolarmente difficile da risvegliare quando si tratta di materiale umano. Senza parere mi sono avvicinata per vedere meglio chi diamine c'era nel camerino, e cosa si stesse provando di così impegnativo per suscitare quest'immane sforzo di esegesi modaiola da parte dell'accompagnatrice.E dentro c'era una ragazza, giovanissima, verosimilmente la figlia della donna impegnata nella diagnosi di vestibilità. Un fisichetto perfetto, da ammazzarla. Minuta ma carnosa, perfetta e proporzionata. Vent'anni al massimo. E insomma proprio mentre passavo oltre la cabina con aria da nulla - non potevo mica fermarmi là un quarto d'ora senza una buona scusa - ho sentito la madre dire: mah, non so, ti dico la verità. Ti si vede tanto il sedere.Ti si vede tanto il sedere. Un culo perfetto, detto fra noi. Ma ti si vede tanto il sedere. Adesso non ci metto la mano sul fuoco perché ho gettato un'occhiata davvero troppo fugace, però giurerei di aver visto la bimba contrarre le spalle e farsi più piccola mentre il peso di quel giudizio le si depositava sulle spalle. Ti si vede tanto il sedere. Giuro che certe volte la funzione adattativa della madre nella specie umana è un principio che davvero non capisco su che cazzo si fondi.