Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

 

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Cattivi maestri

Post n°438 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da middlemarch_g
 

Conoscete Pubmed?
E' la più grossa banca dati medica accessibile in rete. In più è free online, una cosa assolutamente inconsueta per questo tipo di risorse che hanno costi di gestione e di abbonamento davvero molto onerosi. Se vi capita di guardare Doctor House, fateci caso. Quando qualcuno dei suoi schiavi corre freneticamente a cercare informazioni in rete - e lo fanno molto spesso visto che è una serie incentrata sulle patologie più assurde del pianeta - quasi sempre vanno su Pubmed. Si riconosce subito l'interfaccia seria e calvinista.

Come tutte le banche dati degne di questo nome, anche Pubmed ha un thesauro, cioè un elenco di parole chiave che permettono di centrare in maniera più efficace il range delle risposte. I termini del thesauro vanno sempre insieme a una scope note, cioè una breve spiegazione che ne delimita l'ambito d’uso per evitare ambiguità.

Ogni tanto la consulto per lavoro. E insomma oggi mi sono imbattuta nella definizione di Sex education,  che è questa: education wich increases the knowledge of the functional, structural and behavioral aspects of human reproduction.

Functional, structural and behavioral aspects of human reproduction? E voi questa cosa qui me la chiamate sex education? Io m’era fatta l’idea che education fosse un termine con un più alto grado di ambizione. Un po’ oltre la bassa macelleria del puro determinismo, insomma. Una cosina capace di alludere al significato di un processo oltre che alla sua bieca sintassi. Ma come in tante altre cose della vita, si vede che mi ero fatta pesanti illusioni.

Sarà per questo triste e assai diffuso misunderstanding che mi capita sempre più spesso di pensare alla castità? Che può sembrare  una scelta estrema eppure mi si addice. Lussuria e penitenza, tipo Santa Margherita o Maria Maddalena. C’è un tempo per il peccato e uno per il pentimento. L’importante è non guardarsi mai indietro.

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Commenti al Post:
viperovip
viperovip il 12/02/09 alle 10:25 via WEB
come si fa? A non guardarsi mai indietro, intendo. Pubmed! magari ci trovo l'antibiotico giusto, come il "trideoterol" della barzelletta...
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 10:27 via WEB
Si fa come qualsiasi altro cosa. Decidendo di procedere. Senza accampare scuse.
 
   
viperovip
viperovip il 12/02/09 alle 10:40 via WEB
ci riesco benissimo col lavoro. ho preso decisioni avventate, sconsiderate, oppure ponderate e riflettute a lungo. non ho nemmeno preso decisioni. e vivo benissimo, senza rimpianti. è tutta l'altra sfera, invece, che tormenta di continuo.
 
ms.spoah
ms.spoah il 12/02/09 alle 11:01 via WEB
Ancora una volta mi torna in mente la spiegazione che Piero Angela dava dell'attrazione tra uomo e donna in una delle puntate di Quark...Tipo Determinismo della riproduzione dell'homo sapiens...Su peccato e pentimento, secondo la cultura cattolica poi...si possono cotruire i più grandi templi all'annichilimento...
 
ceithre
ceithre il 12/02/09 alle 12:39 via WEB
Ehm... pensavo che lo scopo dell'educazione era di presentare i fatti in modo che si possa dedurre da soli un opinione. In tale caso la parola "significato" intende il perchè "functional", o al limite "structural"; oppure i sentimenti che a mio avviso sono "behavioural".. ma siamo decisamente più freddi nel nostro modo di esprimerci. Certo che soffrire di bulmia sessuale deve essere una croce per un marito che mangerebbe 3 sani pasti al giorno (magari con la merenda al weekend?!)!
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 14:23 via WEB
Non voglio negare che la mia polemica voleva essere provocatoria. Ma è uno dei tanti aspetti della vita che mi indispone. Il massimo della modernità che riusciamo a concepire è insegnare il sesso in termini di funzionalità ripoduttiva. E per riuscire a spiegare quello, già ti devi battere a spada tratta contro orde di reazionari. Pensa un po' se ci mettessimo in testa di tenere corsi nelle scuole pubbliche non su come si fa sesso ma su cosa significa il sesso. Cosa dà piacere, cosa molesta, cosa fa impazzire. Come si fa l'amore per essere felici. Te lo immagini che succederebbe? Per cui ci tocca restare aggrappati a questo scampolo di modernità che fa spacciare per progresso insegnare ai ragazzini come evitare gravidanze e malattie. A questo siamo ridotti: a raccontarci che tutto quello che vale la pena imparare sul sesso è evitare gravidanze e malattie.
 
   
piedi.freddi
piedi.freddi il 12/02/09 alle 14:25 via WEB
è per questo che esiste la letteratura erotica
 
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 14:48 via WEB
Fermo restando che troppo spesso confondiamo tecnologia con progresso, penso che sia progresso insegnare ai ragazzini come evitare gravidanze e malattie. Sarebbe bene spiegargli anche che l’aborto dovrebbe rientrare nel privato di una coscienza mentre il diritto di scegliere se farvi ricorso o meno dovrebbe rientrare nel sacrosanto diritto del cittadino. Spero che la scuola continui ad insegnare tecnicismi ed a starsene lontana dall’anima dell’individuo. C'è già troppo catechismo in questo paese. Secondo me, of course.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 14:58 via WEB
Non volevo dire che non è progresso. Dico che è triste che la conoscenza del sesso si limiti a questo perché è ben altro che questo. Come dire che la poesia si esaurisce della grammatica di una lingua, o la pittura nello studio della prospettiva. Io invece, scusami, ma proprio non riesco ad augurarmi una scuola lontana dall'anima. Non riesco a pensare che nulla lontano dall'anima possa essere davvero buono. Il problema semmai, è che tanti si rapportano alla tua anima con l'intento di farla colonizzare da un'ideologia. Ma quella è un'altra questione.
 
   
viperovip
viperovip il 12/02/09 alle 15:00 via WEB
l'unica cosa che davvero dovrebbe insegnare la scuola, è come studiare.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 15:10 via WEB
Sono d'accordo. E questo sano obiettivo si può perseguire ricordandosi che hai un'anima e dei desideri, oppure dimenticandoselo e scorporando la tua dimensione mentale da tutto il resto. Ma non funzioniamo a comparti, e quando vai a scuola l'anima non la puoi lasciare a casa. Se ci credi. Se invece non ci credi, non c'è problema.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:23 via WEB
Perdonami Middla, è proprio questo il punto, la scuola, come la società, non deve avere un’anima. Sono gli individui che devono avercela. Ti faccio un esempio: se gli incidenti stradali non avessero un costo sociale lo Stato potrebbe fottersene. Il motivo per il quale lo Stato ti obbliga alla cintura o al casco non è un motivo morale (salvarti la vita) ma un motivo sociale (salvarsi dai costi assistenziali e pensionistici). Se separassimo il pubblico (sociale) dal privato (morale) non staremmo più a nord dell’Africa ma nel sud Europa :o)
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 15:27 via WEB
Non ho detto che la scuola deve avere un'anima. Ho detto che, in una visione totalmente utopistica e assolutamente irrealizzabile, dovrebbe saper parlare alla tua anima oltre che alla tua testa. Ma anche questa è una cosa che di fatto non possiamo lasciargli fare, perché se giela lasci fare chi se ne assume la responsabilità comincia a credere che un'anima piuttosto che nutrita e invitata ad espandersi, vada invece riempita di manuali precettistici. Perché mi chiedi scusa? Guarda che perfino sul mio blog è consentito dalla legge non essere d'accordo con me, sai?
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:38 via WEB
Ecco, la sintesi: nutrita ed espansa piuttosto che riempita.
Utopìa è una parola inventata da chi non ha i coglioni per lavorare per i propri sogni. M.L.King e tanti altri insegnano che le utopie non esistono.
Così come qualche altro coglione ha inventato le "doti naturali" solo per giustificare il fatto che altri sono arrivati dove lui non è arrivato. Un modo per giustificare la propria incapacità e per sminuire il sudore ed il culo ovvero i meriti dell'altro. :o))
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:10 via WEB
Finchè la scuola sarà frequentata da individui non sarà mai lontana dall'anima ma ne sarà piena. L'importante è che non provi a fare quello che hai detto ovvero a colonizzare l'anima. Indubbiamente un quadro necessita di prospettiva e cuore, la scuola mi spieghi cos'è la prospettiva, il cuore ce lo metto io.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 15:13 via WEB
Alla fine dobbiamo fare così, di fatto non ci sono alternative, perché se metti le cose in mano a qualcuno e lo autorizzi a parlare d'anima, quello in un secondo ti butta in mezzo la religione e succede un disastro. Per cui ripeto: la laicità dell'insegnamento è un obbligo necessario perchè tra le soluzioni possibili è sempre stata la meno paggio di tutte. Ma dal mio punto di vista è tutt'altro che l'optimum perché deve comunque negare artificiosamente l'esistenza di ciò che ti fa riconoscere la bellezza della poesia o dell'arte. Che non è la perfetta comprensione delle leggi della prospettiva.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:30 via WEB
Questo concetto è più tosto. Attenta Middla, quando dico che la scuola deve insegnarti i tecnicismi non significa che non deve essere anche umanistica. L'analisi di una poesia o la critica di un'opera non devono mica essere cacciate dalla scuola. Ci mancherebbe. Altrimenti possiamo anche bandire psicologia :o) Il problema è il termine: non s'insegna religione ma si spiega. Così come vanno spiegate le altre religioni. La scuola insegna non catechizza. Idem per sesso e sentimenti.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 15:45 via WEB
Insegnare il piacere del sesso oltre alle strategie per impedire la fecondazione di un ovulo tu lo chiami catechesi? Ha una componente religiosa, non dico di no. Ma la dottrina io me l'immaginavo diversa.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:57 via WEB
"e vorremmo almeno una volta provare quell'amore insaziato che ci faccia piangere e urlare, quel canto di passeri nel cuore"... pensi che possa essere insegnato o se non lo provi non saprai mai cos'è?
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 15:59 via WEB
oops, tu parlavi di piacere del sesso. ok, certo, questo sicuramente dovrebbe rientrare nei programmi scolastici. In fondo è tecnica.
 
     
ms.spoah
ms.spoah il 12/02/09 alle 17:22 via WEB
Tecnica? Se è solo tecnica, allora mi autoconfermo FatuaAlicenelPaesedelleMeraviglie e manifesto il mio dissenso.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 17:46 via WEB
Visto che parliamo di utopie - perdonami la parolaccia testina di Lupo, ma non sono giorni adatti al volo pindarico questi per me - sono più vicina ad alicespoah che a te. La scuola che sogno io ti insegna la tecnica del piacere ma sa spingersi anche più in là. Ci sono tanti strumenti didattici: certi film pieni di desiderio, la letteratura erotica di cui parlava piedi.freddi. In qualche modo la passione si può suggerire anche insegnando. Poi certo che provarla spetta a te. Ma la cosa può essre più facile o più difficile, più spontanea o più forzata. Nella scuola che sogno io si alimenta il cervello col desiderio, e il desiderio col cervello. La scuola che sogno io è quella che ti aiuta a scoprire chi sei e quello che vuoi, non quella che possiede in anticipo la risposta alle stesse domande. Dici che non è utopia, eh?
 
     
viperovip
viperovip il 12/02/09 alle 18:11 via WEB
ho un timore mì: la scuola che sogni tu dovrebbe durare un 24 ore al giorno. e il 97,88% del tempo sarebbe impiegato alla soluzione dei problemi generati dai fraintendimenti, dalla stupidità e dal fatto che siamo esseri umani.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 19:00 via WEB
Niente voli pindarici nemmeno per me. La passione non s’insegna e nemmeno si suggerisce. Forse si stimola. Pensi che in un mondo senza la scuola non ci sarebbe più curiosità? Non ci sarebbe più voglia di apprendere e capire? Non ci sarebbe più voglia di scoprire? Questo dimostra che la scuola non è quella che crea la curiosità ma quella che deve servire alla curiosità. Non è quella che crea la conoscenza ma quella che deve aiutare la conoscenza. E’ proprio per l’impossibilità di amputare l’individuo dalla sua voglia o necessità di apprendere, conoscere e capire che la scuola diventa un’esigenza. Una necessità ovvero una conseguenza. Quella di aiutare l’apprendimento fornendo una guida, gli strumenti e le conoscenze già esistenti.
Middla, se fossero utopie le cose che sogni, sarebbero cazzate e sognare le cazzate significa perder tempo e farlo perdere. M.L.King non sognava cazzate ma cose realizzabili. Erano talmente realizzabili che lo uccisero pur di non farle realizzare. Erano utopie solo per quelli che non avevano le palle per sognarle. Caso vuole che le utopie finiscono di esserlo nel momento stesso in cui qualcuno le realizza. Ciao :o)
 
     
mare_forza_9
mare_forza_9 il 12/02/09 alle 20:19 via WEB
ore 8:30 lettere (da La Divina Commedia, a Le età di Lulù); ore 9:30 geografia/fotografia/biologia (supportata da documentari non anteguerra); ore 10:30 rudimenti di pronto soccorso; ore 11:00 yoga/religione/storia senza soluzione di continuità; ore 12:00 matematica senza calcolatrice; ore 12:30 corso di cucina, e successiva consumazione dei pasti prodotti; ore 14:00 tantra; ore 15:30 educazione civica; ore 15:00 a scelta degli alunni. Compiti a casa: dialogo forzato con i genitori, ed abbracci finali
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:02 via WEB
...quanto mi piace questa cosa. Dov'è che insegni tu?
 
     
mare_forza_9
mare_forza_9 il 12/02/09 alle 21:16 via WEB
nel famoso negozio di frutta e verdura a T. :)
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:26 via WEB
mi prendete ai corsi serali?
 
     
piedi.freddi
piedi.freddi il 12/02/09 alle 21:31 via WEB
certo, ma per ragioni di tempo, alla sera sono attivi solo il corso di yoga tantrico, e la matematica orale. può bastare?
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:32 via WEB
la matematica, con me, è sempre tempo ben speso. Lo yoga tantrico non ne parliamo nemmeno, ho proprio una predisposizione naturale.
 
     
mare_forza_9
mare_forza_9 il 12/02/09 alle 21:34 via WEB
se vuoi, stasera si affronta la posizione del mandrillo stanco, enumerando la sequenza di fibonacci
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:36 via WEB
cioè matematica e yoga tantrico insieme? Non una dopo l'altra?Ma è fenomenale! Ecco perché non ho mai capito una mazza di matematica! Mi mancavano i necessari corollari didattici.
 
     
mare_forza_9
mare_forza_9 il 12/02/09 alle 21:38 via WEB
il segreto è inglobare il concetto di NUMERO con quello di MAZZA
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:40 via WEB
sapevo, sapevo che mi sfugiva qualcosa. Del resto il mio professore di matematica al liceo era laziale fracico. E ho detto tutto.
 
     
piedi.freddi
piedi.freddi il 12/02/09 alle 21:47 via WEB
vedi che a 90° davanti alla lavagna, ti sovvengono alla mente equazioni di terzo grado come se piovesse
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:56 via WEB
Ho usato un'espressione un po' troppo geograficamente localizzata. Lo sapete che significa fracico, si?
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 19:07 via WEB
ms.spò, il piacere è piacere. Il sesso è scopare o far l'amore. A scuola d'arte puoi apprendere la tecnica dell'acquerello o della pittura ad olio. Il ritratto sei tu a decidere se lo farai scopando o facendo l'amore. :o)
 
     
ms.spoah
ms.spoah il 12/02/09 alle 22:30 via WEB
ms.spò queste cose le sa, lupo; anche se non si direbbe :o)
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 23:28 via WEB
e quali sai meglio, ms.spò: olio, tempera o acquerello? :o)))
 
     
ms.spoah
ms.spoah il 13/02/09 alle 08:26 via WEB
Mettiamola così: prediligo tempera e acquerello e tra i due soprattutto tempera, ad occhio e croce :o)
 
pregasi_toccare
pregasi_toccare il 12/02/09 alle 19:56 via WEB
La scuola senza la curiosità di chi la frequenta può inventarsi tutti i tecnicismi che vuole, ma non funziona (o non bene).
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 12/02/09 alle 21:37 via WEB
eeeeeesatto.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 12/02/09 alle 21:59 via WEB
La scuola, senza la curiosità di chi la frequenta, non ha motivo di esistere. In questo caso il problema è la non-curiosità non certo la scuola. Senza curiosità costruire navi o aerei è tempo perso. Fra scuola e curiosità il motore è la curiosità.
 
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Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

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