Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi del 02/10/2008

Liars?

Post n°283 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da middlemarch_g

C’è una psicologa inglese che insegna all’università di Portsmouth e ha appena pubblicato un libro secondo il quale pare che i bambini inizino a mentire fin dai primissimi mesi di vita. Occhio che il verbo mentire  l’ha scelto lei.

Perché lo fanno? Per attirare l’attenzione, per esempio, ed è questo che mi ha colpita come una fucilata. In effetti ha classificato anche altri comportamenti su cui potremmo discutere. Se rappresentino o meno una consapevole forma di menzogna, ed eventualmente in che misura.

Ma attirare l’attenzione tramite il pianto o il riso non strettamente funzionali a una vera motivazione empirica – come potrebbe essere la fame o il dolore – al solo scopo di richiamare presso di sé la madre o il padre, e averne in cambio amore, sicurezza, presenza fisica, energie, coccole e carezze, e tutto quel carburante emozionale che – ormai è dimostrato – serve al benessere spirituale dell'individuo tanto quanto alla sua sopravvivenza fisica, tutto questo dicevo, viene molto spontaneamente catalogato sotto la voce bugia. Menzogna. Babies are not innocent as they pretend to be . Questi piccoli stronzi infingardi. Da non credersi. Hai sei mesi e pretendi attenzione…

Ce lo vedete voi lo spettro di Cartesio che si allunga come un dannato menagramo dietro a tutto questo? Ce la vedete la testarda pretesa di squartare gli individui fra spirito e materia? Di frazionarli impunemente tra ciò che serve al loro corpo e quello di cui ha bisogno la loro anima, come se  fossero due realtà separate e del tutto incidentalmente incollate una vicina all’altra, ma con lo sputo, tanto non dura, tanto non è importante, cosa vuoi che abbiano mai da dirsi di interessante la res cogitans e la res extensa? E soprattutto - e poi basta, chè con le domande retoriche ho finito - lo capite perché a me la psicologia ortodossa sta tanto sul cazzo?

 
 
 

Meglio che parli Charles

Post n°282 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da middlemarch_g

Guidavo in quello stato di trance in cui implicitamente invochi la protezione del dio delle donne distratte - perchè guidare e distrarsi sono due verbi pericolosi da associare, specie se preventivamente non ti metti sotto l'egida di qualche dio minore  -  e pensavo confusamente che avrei voluto scrivere qualcosa sulla natura di certe relazioni, sul fatto che lasciarsi aiutare quando ne abbiamo bisogno è un talento davvero poco praticato, e forse addirittura una forma altissima di amore.

Ma poi ho aperto il sito di Buba, che fa foto spettacolari e seleziona  citazioni sempre eccellenti, e ho trovato Bukowski:

Noi possiamo soltanto meditare sul fatto che l'elefante
se ne sta silenzioso nella foresta in attesa di morire,
che gli uomini falliscono ripetutamente ripetutamente
ripetutamente, che il prete dimentica le preghiere,
che l’amore può trasformarsi in follia,
o che la pioggia fredda infradicia la tomba di Mozart.
E' alla faccia di queste e di così tante altre cose che
alla fine si impara a resistere.


E quando leggi una cosa così, poi, cosa diamine ti resta di sensato da dire?

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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