Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi di Luglio 2011

Figlie del Sol Levante, coraggio!

Post n°689 pubblicato il 30 Luglio 2011 da middlemarch_g
 

Questa volta c'era anche un giapponese. Nudo anche lui, ovviamente, come tutti. E' vero che un individuo isolato non costituisce un campione rappresentativo. Però è stato deprimente dover cedere senza riserve a sottoscrivere un vieto luogo comune.

Auspico che la natura abbia provveduto a una dotazione speculare per le donne giapponesi, atta a non far avvertire troppo dolorosamente la sperequazione rispetto alla fornitura media di un uomo occidentale.

Perché sennò il Giappone è un paese tristissimo.

 
 
 

Estetica del cazzo

Post n°688 pubblicato il 30 Luglio 2011 da middlemarch_g
 

La cosa che amo di più di Langenfeld è l'area termale, e questo per tutta una serie di ragioni che non starò a ripetere anche perché le avevo già certosinamente elencate l'anno scorso. Me la sono godute come un maiale anche quest'anno, ed è un beneficio per il corpo e l'anima che sono ben decisa a concedermi ancora finchè m'avanzeranno due svanziche d'euro da investire nell'impresa.

Quest'anno mi muovevo tra saune e piscine termali con la protervia un po' imbecille dell'habitué. Forse perchè ero a mio agio e avevo meno da scoprire, mi sono guardata di più intorno, e in mezzo a tutti quei corpi quasi serenamente nudi - dico quasi perché è pur sempre un paese cattolico, e su questa faccenda non sarebbe ragionevole aspettarsi una scioltezza davvero completa - mi sono ritrovata a formulare pensieri di natura estetica.

Non so se ci pensate mai, ma a una donna che non faccia l'infermiera o l'urologa non capita spesso di vedere squadroni di cazzi  a riposo. Voglio dire: anche ammesso che la tua vita sia ricca e piena di esperienze a sfondo biblico, ammesso, insomma, che pratichi cazzi in quantità non pediatriche, in linea di massima quelli che vedi sono in posizione eretta. Che è parecchio diversa, e non solo sotto il profilo dimensionale, da quella di relax.

Ora io sono del parere che un cazzo eretto abbia una sua pregnanza estetica di grande spessore. E' bello da guardare. Intenso. Comunicativo. Può esserlo di più o di meno in relazione al fascino del portatore, ma almeno per quel che mi riguarda, il fattore incide poco. Nel senso che se il portatore esprime il fascino di una salama da sugo, è altamente improbabile che io arrivi mai a scambiare opinioni di natura estetica col suo cazzo eretto. La discussione si interrompe molto prima e il problema non si pone. O comunque non tocca mai quei distretti speculativi. Invece se ci arrivi, diventa una delle tante cose che rendono il sesso altamente ispiratore. Il cazzo eretto è sempre bello. Mai visto un cazzo che facesse una figura peggiore della faccia del suo proprietario.

Ma se parliamo di cazzi a riposo la questione cambia, e di parecchio. Il cazzo a riposo è un'anima in pena. Sta lì con quella faccina che non capisci cosa vuole e se per caso è angustiato per faccende sue che non ha voglia di discutere con te. Sembra sempre triste, sconsolato, privo di una vera funzione e di uno scopo nella vita. Insomma quando ti capita una situazione del genere e ti sfila sotto il naso una legione di uomini privi di erezione non puoi fare a meno di chiederti fra te e te: si, vabbè, non dico che sia colpa tua, ma tutto questo che senso ha?

 
 
 

Poeti e navigatori. Il resto è coperto da copyright.

Post n°687 pubblicato il 25 Luglio 2011 da middlemarch_g

Appena ho visto la prima versione degli spot Sky sul calcio ho cominciato a contare: 5, 4, 3, 2, 1.

Zero.

Dio, che noia mortale. Non sarebbe ora di assumere uno capace di scrivere un plot coi controcazzi? Perché visto da qui è sempre la solita minestra riscaldata. E a lungo andare il pubblico si disaffeziona.

 

all saints 

 
 
 

Tutto aiuto a dare sostanza al concetto, incluso il ricorso al passato remoto

Post n°686 pubblicato il 25 Luglio 2011 da middlemarch_g
 

Una volta ho lasciato un uomo con questo verso di Cummings:

kisses are a better fate than wisdom

L'ho fatto perché sono 7 parole perfette e assolute, e così potenti nella loro multisemanticità, da potersi permettere di indossare ogni significato che ti passa per la testa di fargli assumere. Talmente perfette e assolute che nelle mie intenzioni non volevano essere un modo per lasciarlo. Al contrario. Volevano essere un modo per dirgli che lo amavo, e che gli davo un'ultima possibilità di smetterla di comportarsi come l'idea platonica di uno stronzo.

Lui non mi rispose. Non disse nè bi nè ba, come del resto faceva spesso quando gli impegni lo soverchiavano. Non accusò nemmeno ricevuta per pura cortesia, rimandando magari a più tardi una risposta articolata, come faceva invece qualche volta, credo essenzialmente per buona educazione. La risposta non arrivava comunque, ma almeno l'etichetta era salva, e io apprezzavo il fatto che anche l'etichetta, in circostanze estreme, un certo potere lenitivo lo possiede.

Insomma non disse una parola. Non salutò. Non replicò. Non socchiuse lo spioncino della sua fortezza della solitudine. Approfittò anche, credo, della mia reticenza a piantare casini rumorosi, della mia incapacità a rivendicare, e della mia totale incompetenza in termini di sindacalismo emotivo. E finì così. In silenzioso, reciproco mutismo.

Perché lui, come dicevo, non rispose.

E io non sono una che ha bisogno di aiuto per interpretare un sottotesto.

 
 
 

Il crepuscolo degli dèi di quarta categoria

Post n°685 pubblicato il 22 Luglio 2011 da middlemarch_g
 

Sapete come cadde la Repubblica di Venezia? Vabbè, l'abbiamo studiato tutti. La decadenza, il Carnevale Perenne, poi Napoleone, ebidibim ebidibum. Ma non dico come evento storico, dico proprio in senso tecnico. Ve lo chiedo perché lo fece in modo originalissimo. Almeno quando lo lessi a me fece molto ridere.

Una struttura istituzionale che crolla sotto un'invasione di norma non cessa con un atto formale. Semplicemente arrivano quelli più cattivi di te, ti prendono a calci nel culo, portano al patibolo i primi fessi rappresentativi che trovano, nominano un nuovo governo, e chi si è visto si è visto. Non si fanno decreti per estinguere uno stato conquistato, insomma. A Venezia, no. A Venezia nel 1797 Il Maggior Consiglio si autoestinse con apposita votazione a scrutinio palese. Dichiarò formalmente cessata la Repubblica, e fece tutto da solo. 

Era riunito in seduta, col Doge e tutto l'ambaradan impupazzato di ermellino dentro il Palazzo Ducale, mentre da fuori arrivavano notizie sempre più drammatiche. Napoleone è a S.Lucia, Napoleone è a Rialto, Napoleone è giù al caffè Florian che prende un cappuccino sotto le finestre di piazza S.Marco pagandolo 12 euro - perché per il veneziano di fronte al soldo non ci sono cazzi, e deve essere chiaro per tutti compresi questi mangiarane di merda - e altre robe di analoga natura. Probabilmente esagerate perché amplificate dal terrore, ma insomma neanche troppo lontane dal vero. I francesi erano effettivamente a uno sputo dalla Laguna e decisamente attrezzati per fare ai Veneziani un culo mesopotamico, anche perché avevano una macchina da guerra che rispetto a quella di Venezia era come un squadrone di opliti spartani incazzati contro le tartarughe Ninja con l'influenza suina.

In tutto questo, il gesto scatenante che diede origine alla votazione più frettolosa della storia - quella appunto con cui il Maggior Consiglio si autoestinse e con lui la Repubblica - fu tanto plateale quanto involontario. L'ultimo squadrone di soldati fedeli alla Repubblica ancora presente sul suolo lagunare, quello degli Schiavoni, consapevole che la partita era persa, decise che era ora di abbandonare la città e si imbarcò dal molo di piazza S.Marco. Come forma di omaggio e ultimo saluto, spararono una salva di fucilate in aria. Era un modo da soldati per dire: addio. Abbiamo fatto quello che si poteva ma non è bastato.

Gli Schiavoni spararono in aria, e il Maggior Consiglio, scambiandoli per i fucili francesi che già vedevano volare di corsa su per le scale, simultaneamente si cagò sotto a reti unificate. In un nanosecondo votarono lo scioglimento per alzata di mano, e un attimo dopo erano già tutti ad accalcarsi all'uscita di servizio urlando come ossessi che li lasciassero uscire, che loro  erano padri di famiglia e, cazzo, avevano delle responsabilità!

Ci sono tanti motivi per cui ripenso a questa storia proprio ora, e non so se magari anche a voi suscita una vaga familiarità questo sottile senso di panico diffuso, lupi che ululano fuori dalle porte, il rischio dell'avvento di un'era cazzuta in cui c'è il caso che si cominci a chiedere conto dell'operato di quanti hanno fatto carne da porco delle loro cariche e delle loro responsabilità. Avverto la suggestione di un'analogia proprio a livello epidermico.

Può essere una fucilata a salve. Oppure la prossima votazione su una richiesta di arresto. E sia chiaro che si tratta del fondo di un barile che avrei preferito non raschiare, perché nemmeno questo è degno di una nazione civile.

Ma è proprio così che finisce, o almeno spero. E per il momento la mia priorità è quella. Alla dignità penseremo poi a mente riposata.

 

venice

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

Tag

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

Ultime visite al Blog

cassetta2zeno.colantonimarc1961udvenere_privata.xRuzowblackdevil5middlemarch_garienpassante_dickinsonlittlewing1970menta_mentelab79scalixaje_est_un_autre
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

2010

Ci siamo dati da fare altrove

 

Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi

Rosa Luxemburg

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963