Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi di Marzo 2008

L'angolo della vacuità

Post n°53 pubblicato il 23 Marzo 2008 da middlemarch_g

Voi mi dovete spiegare perchè, avendo svoltato l'angolo dei quarant'anni essenzialmente immune dal morbo, sono diventata da allora insopportabile vanitosa.

Cos'è che ci rende tanto fragili di fronte all'ammirazione altrui?

L'insicurezza, vero? Certo, l'insicurezza. Che altro sennò?

 
 
 

Too easy

Post n°52 pubblicato il 21 Marzo 2008 da middlemarch_g
 

Napolitano è in Cile. Pare che abbia rilasciato questa sorprendente dichiarazione:

“…è qualunquismo l'atteggiamento di chi definisce il Parlamento una corporazione di avidi fannulloni. E’ una cosa che inocula nelle menti il distacco dalla politica"

Siccome è un vecchietto avanti con gli anni e per inciso mi ricorda moltissimo mio nonno – che era un po’ più basso ma per il resto identico e ugualmente partenopeo – desidero confortarlo su un punto, chè a quell’età è un attimo farsi portare via anche solo da una una brutta delusione...

Cio che inocula nelle menti il distacco dalla politica siete voi, Giorgio. Voi. La corporazione di avidi fannulloni denunciata dai qualunquisti. Te lo dice una che per il qualunquismo ha una forma di allergia. Un’esperta mondiale di sottili distinguo. Una stratega ad altissimi livelli  di squartamento del capello in quattro. Una che assiste impotente, ai limiti della paralisi operativa, alla moltiplicazione esponenziale delle prospettive da considerare ogni volta che si trova a gestire un problema sia pure banale.

Una che perfino di fronte a uno spettacolo indecoroso come quello offerto dalla politica italiana – e forse dall’italianità tout court – perfino davanti alla cascanti scenografie da saltimbanchi di fine impero che offrite quotidianamente, sarebbe disposta a scommettere che no, forse non siete davvero tutti uguali. Forse qualcuno meno indecente degli altri c’è. È possibile – non altamente probabile, ma certamente possibile – che qualcuno fra voi occupi quel posto e incassi quello stipendio in modo non del tutto indegno.

Malgrado ciò, Giorgio, l’accusa ve la meritate tutti, indistintamente. Perchè di fronte a un’apocalisse della morale come questa, tu che li rappresenti dovresti sentirti in dovere di dichiarare qualcosa del genere: sono consapevole dello scempio, come membro del Parlamento e come Presidente dello Stato. Personalmente posso impegnarmi a fare di tutto per modificare questo stato di cose. Ma eticamente me ne assumo la responsabilità.

Invece no. Come tutti quelli prima di te, scegli la strada più facile, quella del trombone moralista, del portatore sano di senso di colpa. Ti apparenti alla masnada dal lato dei privilegi rendendo moralmente irrilevante che tu ne faccia parte o meno. Condividi con loro i vantaggi, non gli oneri. E della percezione inevitabile dello sfacelo dai la colpa a noi.

 
 
 

Non ci pensavo nemmeno...

Post n°51 pubblicato il 20 Marzo 2008 da middlemarch_g

Prego? Cosa? Quoi?

Come vi viene in mente che voglia parlare di calcio, scusate? Vi sembra quel genere di blog? Non si vede a colpo d'occhio che qui siamo di un altro livello? Circolo del Cucito c'è scritto là in alto. Mica pizza e fichi.

E poi a me il calcio manco mi interessa.

Li mortacci di Pippo...

 
 
 

Potere delle maschere

Post n°50 pubblicato il 18 Marzo 2008 da middlemarch_g

Quello che ci frega è la coerenza del ruolo. Prendete me. Faccio un lavoro che mi ha stancato da parecchio. Sono piena di progetti, desideri, visioni, ma mai un'ombra di tempo per dedicarmici. L’urgente, l’urgenza, le urgenze. Urge sempre tutto nella vita. E per vivere quanto tempo resta?

Ieri mi sono decisa a invertire la rotta: il lavoro lo relego al tempo che avanza, quello di cattiva qualità. E per il resto comincio a fare quello che mi piace. E va bene, fin qui ci siamo.

Lo comunico al mio capo, che all’apparenza non la prende neanche male, forse perché sull’immediato l’ho colto di sorpresa e non gli ho dato il tempo di razionalizzare.

Oggi però le cose cominciano a cambiare. Ci ha dormito su. Siccome sono una statale, sia chiaro, veri strumenti di coercizione non ne ha. Si sa che siamo degli sculati della Madonna. Sottopagati, ma intoccabili. Se dico part time, è part time. Anche se forse da precaria al momento del rinnovo mi costerà il posto. Me la può tirare per le lunghe qualche mese, ma alla fine me lo deve dare. E’ inciso nella pietra delle tavole della legge contrattuale. Per cui gli attacchi diretti sarebbero inutili, e lo sappiamo tutti e due.

Preferisce allora strategie più bizantine, da mandarino cinese, del tipo: come faccio a fare a meno di te? C’è tutta una serie di progetti che dovremo accantonare. Mi piange il cuore a doverti destinare a un’altra struttura. Più quella che preferisco, la nomination alla palma martiriale: sei una delle poche su cui potevo fare affidamento.

Ora non intendo discutere il merito. Sarei ingenerosa se cominciassi a sostenere che sono riconoscimenti fuori tempo massimo, perché non è vero. Me li faceva anche prima, è una brava persona e non ho niente da rimproverargli.

Quello che mi impressiona è la perversa attrazione che questi schemi esercitano su di me. Perchè d’improvviso ti accorgi quanto contino certe immagini nella costruzione della tua identità. Tu per primo ti sei riconosciuto in quel ruolo, ti sei integrato, ti sei identificato. Quanto ti è piaciuto, mentre ti sbattevi in un lavoro squalificante o comunque distante dai tuoi desideri, sublimare la frustrazione nel potere del ruolo sacrificale? In che misura ti ha appagato? E adesso che ci rinunci per tua scelta, qualcosa di te viene a mancare.

Nel mio caso non è grave, per fortuna. E’ stata un’amputazione relativamente lieve. Ma non a tutti va così bene. E’ questa la fottuta fregatura: quando sacrifichi passione in nome del buon senso o della paura, lo paghi cash con un pezzo di te per compensare. E sulle lunghe distanze questo vuol dire che se sacrifichi tutto e sempre, a occupare lo spazio che chiami tuo alla fine non rimane più un cazzo che sia davvero tale.

Pensateci. E se proprio non avete altro, ogni tanto mettetevi almeno a ballare nudi sul divano. Conservate uno spazio per la follia dionisiaca. Vi conviene sempre. Non avete niente da perdere. E tutto da guadagnare.

 
 
 

Feeling free

Post n°49 pubblicato il 17 Marzo 2008 da middlemarch_g

Ce l'ho fatta. Ce l'ho fatta. Mi sono ripresa la mia vita.

Fra sei mesi non avrò più un lavoro ma non me ne frega una mazza. Ho messo su un piatto della bilancia il peso del mio desiderio. Sull'altro quello del dovere. E poi ho scelto.

Se solo sapessimo sorprenderci più spesso con la follia liberatoria dell'irresponsabilità!

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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