Darwin docet

Attrazione biologica


"Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze", diceva Oscar Wilde. E in effetti è dalla notte dei tempi che uomini e donne si avvicinano l'uno all'altra attratti soprattutto dalle reciproche "apparenze". E c'è una ragione tutt'altro che superficiale.Uno studio dell'università del Texas che ha coinvolto 10.000 persone appartenenti ad una quarantina di culture diverse, ha dimostrato come la bellezza sia ovunque uno dei criteri principali per la scelta del partner. E non si tratta di un parametro soggettivo, dipendente dai gusti personali del singolo o di una popolazione. E' un criterio talmente importante che necessita di un tempo brevissimo per essere registrato: basta infatti un decimo di secondo per riconoscere attraente una persona. In un tempo così breve è ovviamente impossibile analizzare tutti i dettagli di un viso o di un corpo. Deve perciò esistere nel nostro cervello la percezione di un "prototipo" che cerchiamo ogni volta che guardiamo gli altri.Secondo gli psicologi evoluzionisti, la ricerca della bellezza altrui servirebbe ad identificare gli individui che hanno "geni buoni". L'avvenenza è una garanzia di salute e la salute in questione non è tanto quella della persona che abbiamo di fronte, ma dell'eventuale prole futura. Inoltre la bellezza non garantisce solo una prole sana, ma anche una prole a sua volta bella.E' la "teoria del figlio sexy": se mi accoppio con una persona bella, mio figlio avrà maggiori possibilità di essere bello e quindi di accoppiarsi e di concepire a sua volta.Ma la bellezza non ci dice solo che una persona è sana; da uno studiosui gusti di 500 persone si è visto che i partecipanti apprezzavano le persone alte, con gambe lunghe, vita sottile, collo lungo, pelle liscia e senza peli, ventre piatto, arco plantare accentuato, occhi grandi e labbra rosse e carnose, mentre non amavano le gambe e le cosce corte, canini grandi, gengive prominenti e palmi delle mani lunghi.Ci sono caratteristiche che non hanno nulla a che vedere con la salute, che sono giudicate più attraenti di altre. Perchè? Secondo alcuni studiosi perchè questi tratti si sono sviluppati quando l'uomo ha cominciato a camminare eretto, posizione che ha comportato un aumento della lunghezza delle gambe e del collo, con le spalle leggermente arretrate rispetto al resto del corpo. La dieta onnivora ha nel contempo modificato la forma della mascella e della dentatura, le labbra sono diventate più prominenti, lo sviluppo dell'intelligenza ha aumentato il volume del cranio, l'uso delle mani ne ha modificato la forma. Tutti cambiamenti che ci hanno reso molto diversi dai nostri antenati e dalle scimmie antropomorfe: la bellezza testimonia quindi l'evoluzione della nostra specie ed è segno di sviluppo avanzato. Siamo tanto più belli quanto più siamo differenti dai nostri progenitori.Ma se l'evoluzione avvantaggia i belli, perchè esistono i brutti? Nessun carattere può essere selezionato al 100%, la natura fa cioè in modo che tutti possano avere una possibilità riproduttiva, non solo i "vincitori della gara". Inoltre la varietà è una notevole spinta evolutiva: siamo attratti dal diverso, oltre che dalla bellezza. E l'imperativo biologico è scavalcato da molti meccanismi culturali. Caratteritiche come l'intelligenza, l'intraprendenza o la sensibilità possono quindi garantire il successo riproduttivo anche ai brutti. E' inoltre dimostrato che la bellezza è un parametro importante soprattutto per i maschi; la donna per ragioni evolutive cerca generalmente un partner "sicuro" prima che bello, anche se i mutamenti sociali contemporanei stanno portando le donne a vedere nell'uomo prima di tutto un oggetto sessuale.Per la scelta del partner obbediamo quindi a istinti arcaici, che nascono con noi e che sono uguali in tutto il mondo. Non a caso esiste una certa concordanza, in ogni epoca e a ogni latitudine, nel giudicare la bellezza di un volto sconosciuto.