caleido alternative

Post N° 30


Tutto in te costituiva una sfida alla ragione, una rivolta al buon senso, uno schiaffo alla logica: l'ardore cieco, sordo, esagerato con cui ti scaraventavi in un'avventura; l'enfasi e la retorica con cui quell'ardore si esprimeva; l'arbitrio con cui lo dispensavi o lo imponevi al prossimo ignorando le sue tesi o irridendole; la voluttà di consumarti nel pericolo continuo, lo sforzo incessante, la lotta perpetua. Ma non la lotta per raggiungere una mÈta precisa: la lotta per la lotta, come se la meta non importasse o fosse soltanto un pretesto, un miraggio che ora ha nome libertà ora l'aspetto dei mulini a vento e quindi si rincorre a vuoto, per vivere e basta. Perche vivere significa muoversi e fermarsi equivale a morire. Amarti, anzi accettarti, era davvero vestire i panni di Sancho Panza che segue don Chisciotte e canta le sue poetiche folli bugie, vivere il sogno impossibile, combattere il nemico imbattibile, sopportare il dolore insopportabile, correggere l'errore incorreggibile, raggiungere le stelle irraggiungibili. E tutto ci chiedendosi se in fondo al cuore anch'egli non sappia che sono soltanto poetiche folli bugie, perci rinnovando a ogni incrocio gli impulsi a fuggire che avrebbero sempre incrinato e insieme cementato il mio rapporto con te.O. Fallaci "Un uomo"