caleido alternative

Post N° 65


cercavo la luna dalla veranda di casa mia.le tende ormai ingiallite hanno tolto quel piccolo spiraglio di lucein quel cielo nascosto dietro al palazzo attaccato.no, non l'ho vista la lunama la ricordo come fosse ieriin quel cielo sconfinato.cullato dal mare in quel niente che riempe i miei occhi,il cuore e i miei polmoni.cara roma mia in questi giorni d’estate sei nudama il cemento è come una ferita profondache cresce soffocando la ragione.si riesce ad ascoltare il vociare della genteguardarla, viverla, ma domani le pecore tornanoa recitare la parte senza poter scegliere.la luna a 360 gradi rivedrò prestonon più risucchiato da questo insensato baccano!