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Ennesimo ruolo borderline per il nuovo astro nascente della filmografia mondiale Bill Skarsgard che dopo essere stato negli ultimi anni Pennywise,The Crow e Nosferatu ora regge su di sè l'intero ritmo della pellicola.

Skarsgard interpreta il ladruncolo di quartiere Eddie che si barcamena fra borseggi e lavoretti improvvisati per cercare di andare avanti. Una ex moglie ed una figlia piccola,delusa dal papà e dal suo assenteismo,completano un quadro sempre più desolante. Girovagando per la città si imbatte in un SUV fin troppo costoso parcheggiato in bella vista e nel momento in cui lo trova inspiegabilmente aperto non pensa affatto alla stranezza della cosa ma ci si butta dentro in cerca di un bottino con cui fare un pò di soldi. Ed è qui che inizia l'incubo: l'auto si chiude bloccandolo all'interno schermando il suo telefono e insonorizzando i rumori dell'abitacolo,rendendo vano ogni suo tentativo di fuga o comunicazione con l'esterno. Ad averlo bloccato è William,un facoltoso medico con poco da vivere e stanco delle vessazioni impunite di ladri e criminali in generale. In questa sua crociata contro il sistema Eddie è la vittima sacrificale: vuole portarlo all'estremo per poi ucciderlo,senza far passare il giovane dal cappio (ritenuto troppo molle) della giustizia.

I prodotti con una singola location e spesso con un solo attore devono forza di cose avere qualche particolarità che possa renderli ritmati: da In linea con l'assassino a Locke,fino a Buried - Sepolto,la sceneggiatura era il pezzo forte,abbinata al thrilling della storia. Qui siamo in questo contesto ma con un qualcosa in più,dove la macchina diventa un vero e proprio attore co-protagonista come per il Monolith di qualche anno fa. Skarsgard è bravo e perfettamente calato nella parte,il boia Hopkins compare dieci minuti che impreziosiscono la pellicola che scivola via bene tranne forse per un finale troppo elaborato e sdolcinato.