mikacine

12 anni schiavo


Negli ultimi due anni il tema della schiavitù è tornato alla ribalta e sempre con ottimi risultati. Prendendo strade diverse i vari Lincoln e Django Unchained hanno sbalordito e vinto svariati premi,e così non poteva che essere per il racconto autobiografico di Solomon Northup.Nella New York del 1841 il violinista di colore Northup,nato libero,viene rapito e venduto come schiavo. Vivrà sulla sua pelle le terribili atrocità delle torture dei padroni bianchi,i soprusi  e le estenuanti giornate nelle piantagioni di cotone. Per dodici anni subirà tutto ciò senza perdere mai la speranza di poter riabbracciare la sua famiglia.Il fresco vincitore dell'Oscar come Miglior Film è una pellicola così dura e cruda da indignare e da riuscire a scalfire anche il cuore più duro. Ma non "si piange addosso",anzi,alterna la speranza del protagonista con la sua rabbia,in un lucido e scioccante resoconto.Attori semplicemente formidabili,dal protagonista Chiwetel Ejiofor - intenso nei suoi sofferti primi piani - fino al padrone Michael Fassbender,che qui conferma tutto il suo immenso talento. Ma la menzione d'onore va a due donne: Lupita Nyong'o,che si guadagna un giustissimo Oscar (la scena del sapone è da brividi) e Sarah Paulson,consorte di Fassbender e capace di una cattiveria raramente vista al cinema.Semplicemente,applausi!