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Ant-Man


Arriva al cinema un altro tassello dell'Universo Marvel,probabilmente il più piccolo di tutta la filmografia cinecomic mondiale. Ma,come spesso è uso e costume affermare,"nella botte piccola c'è il vino buono",ed in effetti il vino in questione è di buona qualità.Lo scassinatore Scott Lang sa fare solo una cosa nella vita,derubare,ma spesso lo fa a fin di bene come nel caso del suo pirataggio informatico ai danni di una corrotta finanziaria. Il suo curriculum però non lo aiuta di certo a trovare un lavoro e a farsi una vita normale,condizioni necessarie per poter avere dei diritti sulla figlia piccola. Dopo un "lavoretto" andato male viene avvicinato dallo scienziato milionario Hank Pym che,impaurito dalla possibilità che una sua vecchia scoperta torni a galla e venga usata per scopi oscuri,gli chiede aiuto per fermare questo progetto facendolo entrare (in tutti i sensi) in una tuta ed in mondo miniaturizzato...Più di una scommessa questo Ant-Man che,però,la Casa delle idee ha saputo sviluppare,viralizzare e su cui ha saputo creare una grande aspettativa. Un personaggio secondario su cui puntare per poter catalizzare l'attenzione di un pubblico abituato a supereroi di ben altro "spessore" era una bella sfida e per vincerla servivano delle "mosse speciali". Ecco quindi la scelta di un protagonista (Paul Rudd) cresciuto nel cinema demenziale americano,per dare al film un tono anche divertente,un co-protagonista da cinque stelle come Michael Douglas ed una storia semplice,diretta e veloce.Il resto è il puro Marvel style!