mikacine

Point Break


L'arte del rifacimento ha colpito anche uno dei cult più famosi degli ultimi decenni e che difficilmente avrebbe potuto vedere una nuova vita. Ma puntualmente la macchina da guerra hollywoodiana mi ha smentito ed ha costruito un nuovo "punto di rottura" sfruttando le tecnologie più moderne per sopperire alla mancanza di originalità,puntando forte sull'estetica e sulla spettacolarità. Il plot è lo stesso del film originale,con un poliziotto dell'FBI che,sfruttando il suo passato da ex-atleta di sport estremi,riesce ad entrare nelle grazie di Bodhi,un uomo fissato con la ricerca dell'impossibile e a capo di una gang di criminali che mette a segno i suoi colpi nella maniera più spericolata possibile. Il suo compito è ovviamente quello di sgominare la banda fornendo ai suoi colleghi federali più informazioni possibili ma il fascino di quel mondo e l'affinità di pensiero che inizia ad instaurarsi col resto del gruppo lo farà vacillare non poco.Detto questo nulla da aggiungere di più,così come nulla aggiunge questo film al suo predecessore. Se l'intento era quello di regalare a questa generazione il "suo" Point Break allora non ci siamo e se lo si voleva,invece,valorizzare dal punto di vista spettacolare non valeva comunque la pena. Questo Point break è senz'anima e di conseguenza non affascina lo spettatore: la forza dell'originale stava nell'empatia che si sviluppava con i protagonisti,non dei semplici cattivi,ma personaggi dalle mille sfumature e dal fascino conturbante. Tutte caratteristiche che non troviamo,invece,in questo progetto piuttosto piatto ed inutile.