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Deadpool


Se c'è da trovare un neo nella "macchina sforna soldi" della Marvel lo si può individuare in una certa monotonia nelle sue storie. Stiamo parlando,comunque,di dover cercare i famosi aghi nel pagliaio visto che si parla dei migliori prodotti commerciali in circolazione. In ogni caso le storie sui supereroi hanno sempre avuto questa "aura" di semplicità e,salvo qualche vincente caso (la saga degli X-Men e il non Marvel Batman di Nolan),hanno sempre trovato successi più o meno importanti. Deadpool sarebbe potuto tranquillamente rientrare in questa categoria,non fosse però per il suo personaggio piuttosto sopra le righe. Parolacce,gestacci,volgarità ed una spiccata vena violenta fanno di "Pool..Dead" (come ama presentarsi..) un progetto non adatto a quegli spettatori più sensibili.Wade Wilson è un ex-combattente che si barcamena lavorando per dei brutti ceffi. Recupera crediti,spaventa le persone e vive di violenza quotidiana ma,in fondo,ha un cuore d'oro. L'occasione per cambiare vita gli si presenta sottoforma di Vanessa,una ex-prostituta di cui si innamora follemente. A rovinare tutto arriva un grave problema di salute che lo spinge a rivolgersi ad una organizzazione poco raccomandabile che promette di farlo guarire con una cura sperimentale. In realtà lo trasformerà in una specie di mostro butterato con poteri di rigenerazione e guarigione fuori dal comune. La vendetta,ora,diventa il suo chiodo fisso e lo trasforma in un mercenario chiacchierone e spudorato in cui la recitazione "infantile" di Ryan Reynolds sguazza a perfezione. Il suo è un personaggio a metà strada fra l'adolescente di Maial College e il Nightstalker di Blade:Trinity,un mix irresistibile di ironia,appeal,menefreghismo e volgarità che difficilmente trova eguali in un cine-comic. D'altronde da grandi poteri derivano grandi (ir)responsabilità!