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X-Men: Apocalisse


Non ci poteva essere nome più azzeccato per concludere la nuova saga dei mutanti Marvel. Dall'Inizio datato 2011 siamo arrivati,cinque anni dopo,alla conclusione apocalittica dopo essere transitati dalle realtà parallele dei giorni di un futuro passato,cercando di capire dove il mondo sarebbe andato con o senza i mutanti al seguito.Nell'Antico Egitto il Re di tutto è in realtà un mutante,il primo della Storia. Ha poteri sovrumani ovviamente,ed in più riesce a trasferire la sua mente e le sue capacità in altri corpi,crescendo in potenza nel corso dei millenni. Rimasto dormiente fino ai giorni nostri,Apocalisse (questo il suo nome,piuttosto evocativo) si risveglia per trovare un mondo alla deriva e che lui vuole restituire ai suoi figli mutanti. Per fare ciò dovrà spazzare via la razza umana e guidare la razza superiore verso un cammino di perfezione. Sfruttando le capacità di quattro potentissimi mutanti - fra cui Magneto - inizierà la sua opera di devastazione che coinvolgerà anche gli studenti del Professor Xavier in una lotta per la sopravvivenza su scala globale.Il difetto principale del film sta proprio in quella ricerca descritta poco sopra,quel tentativo di analizzare la corsa di questo nuovo mondo ora che i mutanti sono usciti definitivamente allo scoperto: non lo si capisce,o meglio,non lo si vuole capire. Apocalisse pone l'accento su scelte da prendere (anche dolorose) ed è un film ben fatto che si incastra benissimo nel mondo X-Men regalando anche dei momenti esaltanti - il cammeo di Wolverine in versione Arma X è fenomenale! - ma se lo si guarda come ad un capitolo finale pecca proprio di una vera e propria conclusione.