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Ben-Hur


Quanto è profondo il confine fra rifacimento come mera operazione commerciale (dettata anche dalla generale scarsità di idee..) e omaggio artistico ad un'opera o ad un autore? Difficile dirlo,o meglio,diventa più facile dare un giudizio complessivo dopo aver visto il progetto e non limitandosi all'idea che possa esserci dietro. Insomma,la riposta non è sempre così scontata.Ci troviamo a Gerusalemme durante il dominio romano e due fratelli,il principe giudeo Ben-Hur e suo fratello romano adottivo Messala,crescono in un ambiente ricco e assolutamente impreparato agli avvenimenti che di lì a breve avrebbero investito la Terra Santa e cambiato la storia dell'Uomo. Sono gli anni della comparsa di Cristo e Messala,dopo essersi aggregato alle legioni romane,ha ricevuto mandato di dialogare con le famiglie ricche giudee da parte di Pilato,il nuovo signore romano che si sta per instaurare in città. Non ci sarà nessun dialogo e le cose peggioreranno così tanto che Ben-Hur verrà mandato a morire in mare su di una delle navi da guerra romane. Dopo anni di schiavitù la vendetta lo ha accecato,non lasciando spazio a niente se non la volontà di uccidere Messala.Stiamo parlando del Re dei peplum,del capostipite di tutti i film pluripremiati dall'Academy con i suoi 11 Premi Oscar e di una pietra miliare del cinema di tutti i tempi. Con queste premesse approcciarsi nel tentativo di farne un rifacimento diventa un azzardo enorme,un pò lo stesso concetto espresso settimana scorsa per I magnifici 7. Progetto riuscito a metà: non siamo alla boiata tremenda - ci sarebbe stato il rischio vista la regia di Bekbambetov e del suo Wanted,film action apprezzato ma che ben poco ha da spartire con l'epica delle bighe romane.. - ma nemmeno al capolavoro assoluto,siamo a metà strada esatta grazie ad un film comunque avvincente,con poca enfasi per l'epica ed i valori ma che comunque soddisfa le attese soprattutto di chi non conosce l'originale e ben più "film"!