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Animali notturni


Le storie noir sono spesso le più complicate da narrare e,successivamente,da spiegare. La loro girandola di emozioni ed il loro continuo rincorrersi - spesso con colpi di scena e "deragliamenti" di genere - provoca nello spettatore quella subdola curiosità che quasi mette a disagio. La storia di Susan ha proprio tutte le caratteristiche di una trama torbida: lei è una gallerista la cui vita scorre via vuota ed effimera,a causa di sogni giovanili infranti da un amore appassito troppo presto e dal peso di una famiglia arrivista. Un giorno questa routine viene rotta da un regalo insolito ed inaspettato,un romanzo intitolato Animali notturni scritto e speditole dal suo ex-marito Edward. Incuriosita dal titolo ed annoiata dalle sue notti in solitaria - il marito è in viaggio per lavoro - Susan inizia a leggere pagina dopo pagina scoprendo una storia piena di violenza,di rancore,di vendetta e di sogni spezzati in cui lei crede di vedere un qualcosa di autobiografico e contemporaneamente di minaccioso.Il clou della storia accade proprio nella descrizione delle pagine del romanzo,ricco di suspense e di momenti di altissima tensione,in cui spiccano un monumentale Michael Shannon ed il solito istrionico Jake Gyllenhall. La violenza fisica si mischia con quella psicologica e ci si sente spiazzati nel non capire mai il vero significato di quel regalo e (soprattutto) del suo contenuto. Fino alla fine - un finale che si barcamena fra l'incompiuto e l'insipido - lo spettatore crede di vivere un viaggio onirico in cui l'unico reale colpo di scena è che ciò non arriva mai.Da vedere e rivedere sperando di carpirne il reale significato.