mikacine

Passengers


Fantascienza e filosofia spesso si ritrovano a viaggiare abbracciate in virtù di progetti parecchio ambiziosi. Viaggiare è proprio il verbo più indicato per descrivere con una sola parola questo film,anche se (per nostra fortuna..) ce ne sono tante altre.A bordo dell'astronave Avalon ci sono più di 5000 persone. Dormono in un sonno criogenico perchè il loro viaggio durerà 120 anni ed è diretto verso la nuova colonia spaziale Homestead II,con lo scopo di colonizzarla. Dopo circa solo 30 anni un malfunzionamento interno fa risvegliare uno dei passeggeri che ben presto capisce di essere all'interno di un incubo "spaziale",dovendo invecchiare da solo,bloccato in questa lussuosa prigione e senza alcuna prospettiva. Dopo l'iniziale periodo di scombussolamento decide di risvegliare una dei passeggeri,Aurora,condannandola al suo stesso infausto destino. I due ovviamente si innamoreranno ma l'inganno su cui si fonda questo amore - lui ha finto un malfunzionamento anche nella capsula di Aurora.. - presto avrà il sopravvento.Solitudine,speranza,panico e l'infinità dello spazio fanno capolino in questo progetto che oltre ad essere un viaggio intergalattico risulta essere anche un viaggio introspettivo nell'anima,alla ricerca del significato delle relazioni e dell'amore stesso. Ci si dimentica di essere nell'immensità dello spazio e ci si concentra su quei valori e sul sacrificio che alcuni di questi comportano,senza comunque tralasciare la componente della spettacolarità.