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Ghost in the Shell


Approda al cinema il famoso manga cyber-punk che ha influenzato almeno un paio di generazioni. E lo fa creando parecchie polemiche per il casting della protagonista,la sinuosa,letale e fascinosa Scarlett Johansson,una superdiva action bianca per un ruolo nato e studiato per una orientale.In un futuro non troppo lontano la tecnologia ha fatto passi da gigante,riuscendo a colmare quasi del tutto il concetto di rinascita e di sopravvivenza,creando entità a metà strada fra macchina e uomo. L'esemplare più avanzato è certamente quello del Maggiore,un soldato ibrido fra i due "mondi":dopo un grave incidente la sua coscienza e la sua anima - il Ghost - sono state salvate ed inserite in un cyborg dalla'aspetto umano - lo Shell. Questo le permette di poter comandare una task-force adibita a combattere il cyber-crimine. Una nuova minaccia,infatti,sta incombendo sul globo,rischiando di distruggere tutto ciò che l'hi-tech ha costruito e più la squadra si avvicina alla soluzione dell'enigma più il Maggiore inizia ad avere delle allucinazioni e visioni del suo passato. Passato che forse nasconde una tragica verità...Polemiche a parte la differenza sostanziale fra il film ed il manga sta nella filosofia dietro all'idea della storia che,nel manga,si avvale di un profondo significato metaforico - come d'altronde accade nella maggior parte delle opere orientali - mentre nel film è un semplice pretesto estetico per narrare una storia sci-fi contornata di cliché tipici del genere.