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Spider-Man: Homecoming


Caso particolare quello dell'Uomo Ragno,il più idolatrato fra i supereroi e quello che ha subito più restyling in un solo ventennio di cinematografia. Tutto iniziò con l'ottima trilogia di Sam Raimi - escluso il carino e troppo rigonfio di personaggi terzo episodio -,passando poi per la versione Amazing e concludendo (?) con questo Homecoming ed il suo debutto nell'Universo Condiviso Marvel.Peter Parker è un quindicenne newyorkese alle prese con le problematiche tipiche della sua età passando le giornate fra scuola,costruzioni lego,amici (pochi),primi amori e pruriti adolescenziali e..poteri! La sua storia inizia infatti proprio appena dopo la sua fugace e divertente entrata in scena durante Civil War ed ora Peter non riesce più a concentrarsi sulla sua vita normale,sentendosi troppo stretto nei panni dello studente Peter,cercando di entrare a far parte degli Avengers. Trasgredendo agli ordini del suo mentore Tony Stark/Iron-Man il ragazzino cercherà di sventare rapine e aiutare i suoi concittadini,e nel farlo entrerà in conflitto con un'organizzazione criminale che,sfruttando la tecnologia aliena contraffatta dopo lo sbarco degli stessi a NY,vuole seminare il panico nella città. Sulla carta sembra una pazzia organizzare due reboot nel giro di 5 anni ma bisogna ammettere che,almeno commercialmente parlando,questo ha una spiegazione logica dietro: Marvel e Sony hanno trovato un accordo per far entrare nell'UCM anche Spidey e quindi un riavvio era più che logico,il tutto per evitare di confondere le idee. Questo Spidey difatti è molto ironico - in pieno stile Marvel - oltre che molto ringiovanito,con una zia May cinquantenne,ma perfettamente inserito nel team Avengers,tanto da diventarne (in un futuro piuttosto prossimo) un vero e proprio pilastro.