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Thor: Ragnarok


Il Dio del tuono torna nella sua terza avventura "in solitaria" e che conclude la sua personale trilogia,poco prima del suo ritorno nella Infinity War dei Vendicatori. E per questa conclusione si rifà il look,sia nel taglio di capelli che nel tono del film.Nell'epilogo di The dark world venivamo a conoscenza dell'inganno di Loki che sottraeva il trono al Padre degli Dei Odino e assisteva alla dichiarazione di intenti di suo fratello Thor,cioè quella di posticipare la sua ascesa al trono e di difendere i mondi conosciuti,cercando di trovare e riunire le Gemme dell'Infinito. Ora è prigioniero del demone Surtur che gli preannuncia il Ragnarok,cioè la fine del regno di Asgard,e dopo averlo sconfitto torna ad Asgard per svelare l'inganno di Loki. I due trovano Odino grazie all'aiuto dello Stregone Supremo Stephen Strange e scoprono di avere una sorella,Hela,la primogenita imprigionata secoli prima dallo stesso Odino e che ora sta per tornare ancora più potente. I tre fratelli si scontrano ed Hela fa precipitare Thor sul pianeta discarica di Sakaar,dove il nostro eroe,privato di martello e poteri,trova un inaspettato alleato e forse una via per riportare la pace nel cosmo.Tono completamente diverso dagli altri episodi del principe di Asgard,più in linea con pellicole come Guardiani della Galassia,probabilmente visto il successo di quest'ultimi. I Marvel Studios hanno creato un vero e proprio marchio di fabbrica attraverso le loro pellicole,un mix di azione e tanto humour,ma in questo terzo film troviamo un eccesso di ironia che,talvolta,sfocia in facili distrazioni e rallenta la narrazione. Tuttavia il film è piacevole e molto più "spaziale" degli altri,pronto per essere il perfetto trampolino di lancio per la guerra contro Thanos.