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Red Zone - 22 miglia di fuoco


Quello fra Peter Berg e Mark Wahlberg è un sodalizio che oramai va avanti da qualche anno e non sempre con risultati all'altezza delle aspettative. Berg è un buon regista di action movie adrenalinici e drammi coinvolgenti (Battleship,Hancock,Boston - Caccia all'uomo) e Wahlberg si barcamena fra i più tosti film del panorama mondiale.Questo Red Zone non si discosta da una normalità basilare nella sua trama: un gruppo di agenti della CIA fra i più preparati e senza scrupoli ha il compito di intervenire in situazioni di estrema pericolosità quando anche il governo non riesce. Agisce in un limbo senza regole e senza legge,potendo operare sfruttando ogni mezzo possibile,soprattutto pericoloso ed illegale. Silva (Wahlberg) è il capo di questa squadra d'élite ed è di istanza in Indonesia dove avrà il compito di scortare fino all'aeroporto un agente locale che ha informazioni fondamentali per il governo statunitense. Ci sono 22 miglia dall'ambasciata americana all'aeroporto ed ovviamente sono ricolme di pericoli,di agenti corrotti e di killer senza scrupoli. Ed un colpo di scena finale è dietro l'angolo.Come detto prima il film non decolla quasi mai,rimane fregato dal mix di thriller e azione che punta a cercare di elevarlo. Non riuscendoci però perchè perde la bussola non arrivando ad essere nè carne nè pesce.