mikacine

Macchine mortali


Nell'ultimo decennio l'unione fra lo stile steampunk/post-apocalittico e quello young adult ha dato vita a romanzi di enorme successo da cui la settima arte non è riuscita a rimanere indifferente. Ed ecco che da Hunger Games in poi si è avuta un'escalation di prodotti più o meno riusciti,fino ad arrivare a questo blockbuster prodotto dal guru Peter Jackson.Una guerra lampo - chiamata la Guerra dei Sessanta Minuti - ha devastato la Terra portando l'umanità sull'orlo del baratro. Per sopravvivere e combattere contro l'estinzione alcuni sono ripartiti ovviamente dalle macerie di quell'olocausto,ricostruendo le città,mentre altri hanno ideato una maniera più evoluta per poter vivere e farlo meglio,quella di trasformare le città in vere e proprie metropoli itineranti che,spostandosi in continuazione,cercano carburante e risorse varie. Londra,la più grande fra tutte,è famigerata per i suoi modi colonizzatori nei confronti delle altre città trazioniste e dietro al suo modus operandi nasconde una verità molto scomoda e subdola: il suo viaggio ha uno scopo ben preciso,quello del dominio su tutto e tutti.Plot affascinante con un'idea di base abbastanza originale ma che cade malamente nella banalità mano a mano che la trama si "disincastra": cattivi ovvi,buoni senza quella verve epica ed un finale piuttosto scontato fanno capire allo spettatore come film simili (si pensi a Waterworld o Mad Max) siamo di un livello superiore e che lo young adult forse ha sparato tutte le sue cartucce...