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Green Book


Si sente aria di Oscar e nei cinema ovviamente spopolano i film candidati ai maggiori e più importanti premi degli Awards. Questo è uno dei principali candidati nelle categorie di maggior rilevanza (attori e film..) e,soprattutto visto il periodo di grandi problematiche sulla discriminazione,non può non essere in lizza per portarne a casa qualcuno.All'inizio degli anni '60 New York è caotica ed in costante crescita economica,ed in un contesto del genere la Little Italy occupa un posto importante negli affari della Grande Mela. Tony Vallelonga lavora come buttafuori al Copacabana e quando il locale viene chiuso per qualche mese dovrà trovare un modo per sbarcare il lunario per quel periodo. Fra i lavori proposti c'è quello di fare da autista ed accompagnatore di un musicista di colore,Don Shirley,che passerà otto settimane nel profondo sud degli States ad esibirsi. Don Shirley capisce subito che Tony può essere l'ideale per questo ruolo,vista la forte discriminazione nei confronti degli afroamericani da parte della gente del Sud. Per orientarsi al meglio,cercando di evitare ogni tipo di problema,i due seguiranno una speciale guida degli itinerari migliori,il Green Book,al cui interno vengono indicati gli hotel,i bar e i ristoranti dove vengono accettati gli afroamericani...Assistere a Viggo Mortensen che recita il ruolo dello sgangherato e buzzurro italoamericano è stato semplicemente meraviglioso: la sua performance è finora la migliore dell'anno e immaginarsi lo storico Granpasso nei panni (e nei gesti,perfetti e studiati alla perfezione!) di uno scagnozzo mafioso veniva davvero complicato. In generale,poi,il film è un ottimo mix fra commedia e dramma,in cui si intravede tutta la denuncia sociale attuale e per nulla banale.