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Alita - Angelo della battaglia


Mondo post-atomico,atmosfera steam-punk e storia originale tratta da un fumetto manga,quindi piena cultura orientale. Insomma,non tutta questa originalità all'orizzonte ma Robert Rodriguez è una garanzia di successo comunque.Futuro non proprio prossimo (2563) in cui La Caduta,una guerra globale che ha devastato il mondo,ha lasciato una sola città "in vita",Zalem. La particolarità di questa metropoli è il fatto di essere sospesa,elevata rispetto alla Città di Ferro che invece fa da discarica. Proprio in questa landa povera il dottor Ido Dyson trova la testa di un cyborg che,una volta riassemblato e resettato,si rivela essere una strana ragazza-robot,senza memoria del suo passato e dalle incredibili capacità nella lotta. Una volta diventata una braccatrice,cioè una sorta di cacciatore di taglie su cyborg criminali,scoprirà molto di più sul suo passato e su un presente molto più complicato e meno umano del previsto.La firma di Rodriguez non è ben presente nel film,lui così abituato al pulp della scuola tarantiniana,ma offre comunque un film piacevole e godibile,con una storia comunque accattivante nonostante la mancanza di originalità. Meglio del predecessore Ghost in the Shell,ma anni luce da Johnny Mnemonic e,soprattutto,dal capostipite irraggiungibile Blade Runner.