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Dumbo


L'evoluzione cinematografica della Disney sta passando anche per la rielaborazione dei suoi grandi classici in versione cartoon a veri e propri film in live-action,sfruttando soprattutto le nuove ed enormi potenzialità della tecnologia e del 3D. In una stagione che si preannuncia ricca e variegata a riguardo - da qui all'estate sono previsti gli arrivi di Aladdin e Il Re Leone.. - si parte con l'elefantino più famoso del mondo.Nel primo dopoguerra l'attività circense è radicata nella tradizione americana,tanto da far fare viaggi lunghi ed interminabili alle compagnie,alla ricerca di nuove attrazioni per sbalordire il pubblico. Il Circo dei fratelli Medici è uno fra questi ma oramai da anni sopravvive a stento,non trovando la grande novità artistica che possa far fare il salto di qualità alla compagnia. Questo almeno fino a quando il direttore del circo,Max Medici,non si imbatte piuttosto casualmente nel cucciolo di elefante appena nato nell'accampamento. E' un dolce elefantino con una particolarità che lo rende unico ma inizialmente respinto dallo stesso: ha le orecchie enormi che quasi gli impediscono di camminare. Dopo lo scetticismo iniziale,e grazie all'aiuto di una coppia di fratellini,Dumbo "trova la sua strada" arrivando a sfruttare le sue particolari orecchie per volare e planare sul pubblico sbalordito. La voce inizia a spargersi tanto da attirare anche il più grande imprenditore circense d'America,il signor Vandevere,che vorrebbe fare di Dumbo uno spettacolo mai visto ed un investimento milionario.Praticamente identico al cartoon il film "serve" solamente a rinverdire i fasti di un grande classico,sicuramente per cercare il "bottino" con la scusa di far conoscere al mondo moderno qualcosa di più vecchio. A differenza però di Alice e La bella e la bestia qui il lavoro è piuttosto inutile,per non dire superfluo. Il film di per sè è piacevole ed anche con la giusta dose di malinconia,ma un pizzico di originalità sarebbe servita.