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La fiera delle illusioni - Nightmare Alley


Il visionario Guillermo Del Toro ci ha sempre regalato un punto di vista molto personale e sopra le righe di ciò che il mondo (e le sue emozioni) possa offrire. Attraversando molti generi cinematografici si è sempre avvalso di una visione dark delle persone e delle loro relazioni.Siamo negli anni '40 e lo spiantato Stan si aggrega al circo itinerante di Clem prima offrendosi come manovale e tuttofare per poi trovare il suo posto accanto ad una coppia di mentalisti da cui apprenderà la sottile (e decisamente furfantesca) arte del mentalismo. Sfruttando il suo naturale charm mette in atto il suo personalissimo piano e grazie anche agli insegnamenti di magia riesce nel suo intento: diventare qualcuno e ottenere successo,potere e denaro. Porta via una sua collega di cui pensa di essere follemente innamorato e crea un duo in cui lui diventa Il Grande Stanton,riuscendo a diventare un mentalista ricco ed acclamato,tanto da suscitare l'interesse di alcuni ricchi personaggi che arrivano a chiedere il suo aiuto. Mano a mano che il suo successo aumenta aumentano anche le ombre sul passato di Stan e,soprattutto,sul futuro amoroso e di lavoro che attenderà i due,fra truffe,inganni e raggiri.Facile per Del Toro mostrare i "suoi" personaggi freak attraverso le roulotte e le gabbie di un circo,posto perfetto per personaggi estremi e persone misteriose. Il film con meno "magia" e "poesia" della sua mirabolante filmografia sembra toccare anche tasti noir (soprattutto nella seconda parte..) e risulta non essere il più godibile (ma solo perchè gli altri sono quasi il top) ma ha al suo interno un bravissimo Bradley Cooper che quasi da solo ipnotizza (è proprio il caso di dirlo!) lo spettatore.