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The Northman


Il popolo vichingo e la sua cultura violenta,guerrafondaia e misteriosa ha da sempre affascinato la letteratura ed il cinema,proponendo nei vari anni film che potessero rendere giustizia ad una popolazione così ricca di sfumature e leggende.Con questo The Northman si parla di Amleth,un giovane ragazzino vichingo,che assiste alla cruenta morte del padre ad opera dello zio per poter usurparne il trono. Riuscito a fuggire viene cresciuto come un guerriero impavido e crudele e usato come saccheggiatore di villaggi. Il suo unico pensiero,però,è quello di far ritorno a casa per uccidere lo zio,vendicare il padre,liberare la madre e rivendicare il legittimo trono. Sul suo cammino incontrerà una schiava di origine slava con cui intreccerà una storia d'amore e di passione ma niente riuscirà a distoglierlo dalla sua sete di sangue e vendetta,nemmeno i loschi magheggi della madre e le scoperte sul suo idolatrato padre.Una prima parte quasi unica nel suo genere per un film sulla cultura vichinga: tanti rituali,molto misticismo e una sottocultura che parla di balli intorno al fuoco,sortilegi e possessioni,tutto molto vicino al mondo pellerossa. Nella seconda parte del film avviene la principale azione,con la vendetta e la brutalità del protagonista che diventano il centro della pellicola. Un buon prodotto,anomalo e ben girato,in cui forse l'unico difetto risulta essere proprio l'inattesa chiave di lettura a cui il pubblico non è abituato.