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Killers of the Flower Moon


Il nuovo progetto di Martin Scorsese scava nella profondità di una delle ferite più profonde della storia americana,quella della strage dei nativi americani. Negli anni '20 la nazione Osage,tribù di nativi americani,si ritrovò quasi dal nulla ad essere uno dei popoli più ricchi del mondo grazie al petrolio trovato nelle loro terre. Intuendo la ricchezza che di lì a poco avrebbe investito l'intero territorio i bianchi iniziarono a studiare e mettere in atto un piano subdolo: accaparrarsi le ricchezze entrando nelle grazie dei nativi collaborando e lavorando con loro (o per loro in alcuni casi..) o addirittura accasandosi con loro. Proprio questo è il pensiero del Re,un vecchio ricco che mira a quei terreni,cercando di sfruttare suo nipote Ernest per farlo sposare con una Osage ancora non sposata. Anche Ernest non disdegna tale opportunità,soprattutto perchè il piano finale prevede qualcosa di così subdolo che nemmeno le indagini federali sembrano trovare spiegazione.Leonardo Di Caprio,Robert De Niro e appunto Scorsese dipingono questo affresco storico tanto attuale ma che non graffia,non graffia mai. Una storia fin troppo lineare che non spingendosi nel thriller o nell'indagine rimane piatta come un film di denuncia in cui nemmeno le ottime performance attoriali riescono ad elevare.Per vedere il vero Scorsese passare altrove...