Lo studiolo

Al concerto di... Orchestra del Mar (Portello, Padova 09/06/06)


A dire la verità...avevo anche un impegno culinario al quale comunque ho partecipato sino all'ora di dover prendere moglie e figlio e tradurre la famiglia al Portello, quartiere famosissimo di Padova dove all'interno della rassegna "River Festival" c'era una data di questo gruppo al quale mi sento particolarmente legato dal fatto che c'ho suonato per circa 2 anni.Direte voi... "AHHHH, ma allora vai lì per sentire come se la cava il tuo sostituto ehhhh!???"...beh...chi non sarebbe curioso di verificare l'operato di colui che ti ha rimpiazzato?? Oh...sono sincero...volevo effettivamente verificare...E' chiaro comunque che la seconda uscita "ufficiale" dell'Orchestra del Mar è anche un modo per apprezzare i miglioramenti che solo la pratica assidua "live" può contribuire a far crescere.E così è stato...è stata un'ora circa di buona musica.Si è partiti con una milestone di Piazzolla, Escualo, per poi divagare su altri pezzi del repertorio del maestro argentino come Calambre, Oblivion, Buenos Aires Hora Cero. Poi, capata d'obbligo in Brasile dove la Loro di Gismonti ha strappato lunghi applausi e Palacho, sempre del medesimo, ha spanto una vibra particolarmente intima tra il gruppo, posizionato su una zattera in mezzo al canale Piovego, ed il pubblico in rigoroso silenzio sulle gradinate dell'argine.Si termina quindi con l'inno di tutti i tangueri del mondo, Libertango ed un bis di Piazzolla, La Muerte del Angel."Si ma....voemo el sangue...ea cattiveria!!"...ammazza quanto siete gossip...Assolutamente no, niente sangue ne battute al vetriolo, solo qualche considerazione che premo dare di un gruppo che secondo me sta crescendo e bene anche...Nereo Fiori è il nuovo fisarmonicista del gruppo, ha un curriculum di tutto rispetto e proviene da esperienze di altro tipo che ne hanno caratterizzato la performance. Manca ad esempio, un po' di quel "sale" necessario a ricreare il linguaggio tanguero della cultura argentina come gli accenti, la 'strofinada' e altri aspetti che una volta migliorati daranno un tocco in più. Si insomma...l'ho visto un po' "sullo spartito", ma ripeto...è solo questione di tempo.Daniele Piovesan è il contrabbassista e leader del gruppo. Suoi sono la maggior parte degli arrangiamenti. Si fa un mazzo così per questo progetto (lo conosco da un po') e sinceramente, da quello che ho sentito stasera, siamo sulla strada buona.Catalina Spataru ed Enrica Frasca sono rispettivamente, violino e violoncello, danno un validissimo contributo in termini di tecnica ed espressività per un comparto così critico come gli archi nel repertorio Piazzolliano. Sono puntualissime e rigorose, ma personalmente confido nella speranza di vederle più sciolte e libere dalla partitura in maniera da concentrare gli sforzi nell'espressività del pezzo, specie nei momenti più struggenti.Daniele Scambia alle percussioni riveste la funzione che fu anche di Tullio De Piscopo in album di Piazzola come Chador, è uno che di "palle" ne ha parecchie e l'ho trovato in serata di grazia. Intesse le sue trame ritmiche senza prevaricare sugli altri e marcando puntualmente e senza sbavature la metrica dei pezzi. L'appunto che dal basso della mia veduta mi permetto di segnalare all'amico Daniele, è di osare di più, di donare qualche tocco personale nei cambi, nelle modulazioni, di elargire qualche sua perla personale.Claudio Conforto al piano contribuisce in modo determinante alla selva di applausi che si è prolungata al termine del concerto. Tesse trame piene e solide nei tappeti sonori che "tengono su" il pezzo, mentre trotta veloce e sicuro nei suoi puntuali assoli fondendo l'energia di Pablo Ziegler con l'intimità del tocco di Evans.L'apice, Claudio, lo tocca nel suo personale momento nel quale ha elargito al pubblico, in chiave personale e godibilissima, un'intima interpretazione di Los Pajaros Perdidos di Piazzolla. Semplicemente grandioso.L'Orchestra del Mar, è stata per il sottoscritto un trascorso importante al quale ho dovuto abdicare per motivi legati alla sfera lavorativa, ma che porto dentro come la prima esperienza in un gruppo "serio" di musica jazz.Il tempo sta dando ragione al progetto di Daniele Piovesan ed i frutti, almeno per questa serata, sono stati colti tutti, belli, grossi e succosi. In una cornice così suggestiva come il River Festival del Portello direi che è il massimo che si può chiedere.Quindi...se volevate una cattiveria eccola..."Orchestra del Mar, vi condanno ad anni e anni di interminabili successi, ma talmente tanti, che possiate implorare pietà affinchè qualcuno, un giorno, vi dica che avete suonato...così così!!" ...con affetto...Michele.Link Utili:- Sito Ufficiale Orchestra del Mar- River Festival nel sito del comune di Padova- il Claudio Conforto Trio